«Sì, ma con libertà di coscienza». L’ufficialità arriverà solo la prossima settimana, a tre settimane dal voto. Ma ormai ai piani alti del Pd la decisione è presa: al referendum per il taglio dei parlamentari i democratici arriveranno con una linea favorevole al Sì, ma non militarizzata. Un sì “ultralight”, dunque, per non far arrabbiare gli alleati del M5S, ma col naso turato. Zingaretti si presenterà con questa linea alla direzione convocata ai primi di settembre. Lo conferma un dirigente a lui vicino come Bruno Astorre, segretario regionale del Lazio. «Si dovrà sapere che il Pd è per il sì,...