Economia

Il nuovo Pnrr è atterrato a Bruxelles, Fitto rassicura le regioni allarmate

Il nuovo Pnrr è atterrato a Bruxelles, Fitto rassicura le regioni allarmateRaffaele Fitto, Ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – LaPresse

Speranze Il presidente della regione Puglia Emiliano attacca: "Tagli senza senso"

Pubblicato circa un anno faEdizione del 8 agosto 2023

Il governo ha presentato alla Commissione Europea L’Italia la riscrittura del «Piano nazionale di ripresa e resilienza» (Pnrr), in cui si riscrivono 144 misure, si «definanziano» per 15,9 miliardi di euro capitoli come la rigenerazione urbana e la prevenzione del dissesto idrogeologico ed è stata fatta un’aggiunta del capitolo RePowerEU. La Commissione valuterà ora se il piano modificato soddisfa ancora i criteri previsti e proporrà la Consiglio Europeo una proposta di esecuzione. Il Consiglio avrà fino a quattro settimane per esprimersi.

Ieri, il ministro delegato al Pnrr Raffaele Fitto ha incontrato in due diverse riunioni gli enti locali (regioni, comuni, città metropolitane e province),turbati dalle incertezze create dai suoi annunci. Fitto ha confermato l’innocuità della partita di giro dei fondi da lui prospettata: i «tagli» al Pnrr saranno recuperati da altri fondi, tra cui quelli europei per la coesione, quelli strutturali europei e il fondo complementare. «Tutte le opere continueranno a essere realizzate senza nessuna interruzione» ha detto Fitto.

Le regioni di centro-sinistra come la Puglia sono state molto più critiche. Il pugliese Emiliano ha attaccato a testa bassa smontando le tesi del corregionale Fitto: «È senza senso il taglio delle misure contro il dissesto idrogeologico con le gare già pronte. E non ha senso tagliare la decarbonizzazione dell’ex Ilva, con la prevista costruzione dei forni elettrici a riduzione diretta, che è già stata appaltata». Respinta l’idea di Fitto di spostare le risorse dal Fondo per lo sviluppo e la coesione. Ha un’altra finalità, diversa dal Pnrr. Serve certezza che rimodulazioni abbiano un senso».

Il veneto leghista Zaia ha chiesto a Fitto certezze per i comuni esposti e ha giudicato opportuna la «rimodulazione» del Pnrr «centralistico e calato dall’alto».

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