ExtraTerrestre

Il giro del mondo in bicicletta lungo i ghiacciai che si sciolgono

Il giro del mondo in bicicletta lungo i ghiacciai che si sciolgono

La difesa della Terra dai cambiamenti climatici in atto è un problema non più rimandabile e ognuno di noi, a modo suo, deve contribuire affinché questo avvenga anche sensibilizzando l’opinione […]

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 17 novembre 2022

La difesa della Terra dai cambiamenti climatici in atto è un problema non più rimandabile e ognuno di noi, a modo suo, deve contribuire affinché questo avvenga anche sensibilizzando l’opinione pubblica. Omar Di Felice, 40 anni, ultracyclist, lo sa bene tanto da intraprendere con la sua compagna di vita, la bicicletta, imprese estreme a cui abbina all’obiettivo sportivo e alla performance anche la divulgazione tramite il progetto Bike to 1,5°C – lanciato in occasione della COP26, la conferenza che si svolse a Glasgow nel novembre del 2021 – in collaborazione con l’associazione Italian Climate Network.

L’ULTIMA IMPRESA, COLLEGATA a questo suo impegno, lo ha visto protagonista dal 2 febbraio al 10 aprile 2022 del primo giro del mondo Artico. Oltre quattromila chilometri lungo le tre linee di confine dell’Artico. Partendo dalla Kamchatka (estremo oriente della Russia) è passato attraverso la regione della Lapponia (Russia, Finlandia, Svezia e Norvegia), Isole Svalbard, e Islanda, per approdare infine in Groenlandia, Canada e Alaska, spingendosi fin oltre la linea di demarcazione del Circolo Polare Artico, tra scenari spettacolari, come l’aurora boreale e orsi polari.

ORA QUEL VIAGGIO è diventato un libro Artico. Guardate con me il mondo che cambia in cui Omar Di Felice tratta, a mo’ di diario, la lunga avventura che lo ha visto rimanere in sella per oltre due mesi, attraversando otto nazioni con temperature minime che hanno raggiunto anche – 40° C. Un racconto d’avventura e un manifesto ecologista perché questa non è stata solo un’avventura sportiva, l’obiettivo era quello di rendere l’Artico più vicino per poterne sondare le fragilità e sensibilizzare tutti sul problema della crisi dei ghiacciai.

LA BICICLETTA, SIMBOLO ormai di un modo di muoversi, ma anche di vivere, lento, rispettoso, sostenibile gli ha permesso di vedere da vicino cosa sta accadendo al Polo Nord tra l’aumento incessante delle temperature, la fusione dei ghiacciai, la perdita di biodiversità, il peso dell’impatto umano: sociale, economico, politico, ma anche turistico. Inoltre, nei due mesi trascorsi al Circolo polare Artico, Di Felice si è confrontato con climatologi, scienziati, esperti di sostenibilità e green economy. È questo che Artico racconta e che merita di essere portato a conoscenza di tutti.

«AVERE UN OBIETTIVO, ancor più importante del mero raggiungimento di un record, per quanto qualificante, rende la traversata – scrive – ancor più avvincente. È una sfida nella sfida: riuscire a pedalare per oltre otto, dieci ore ogni giorno, con temperature costantemente sotto i meno trenta gradi, provvedere ai miei bisogni primari e raccogliere dati, materiali e osservazioni di cui discutere con gli esperti con cui mi confronterò a cadenza settimanale nell’ambito del progetto di divulgazione scientifica».

A UNA NOSTRA DOMANDA su cosa gli rimane di questo viaggio raccontato nel libro, Di Felice ha risposto: «La cosa che più mi colpisce è rendermi conto che il mondo non sarà lo stesso nei prossimi decenni. L’idea che le future generazioni non vedranno né vivranno gli stessi luoghi con lo stesso clima, mi rattrista. Dopo oltre 10 anni di esplorazioni noto quanto sia malinconico assistere al ritiro dei ghiacci e a condizioni di innevamento sempre più scarse».

DI FELICE, IN PASSATO, aveva già realizzato altre imprese estreme in Canada e Capo Nord nel 2018, Alaska e Islanda nel 2019, deserto del Gobi nel 2020 ed Everest nel 2021 arrivando sino al campo base posto a 5.364 metri di quota. La prossima impresa è però già dietro l’angolo. Il 19 novembre prossimo prenderà il via Antarctica Unlimited che prevede il tentativo di realizzare la prima traversata dell’Antartide in bicicletta in solitaria attraverso il Polo Sud. Il percorso prevederà una prima parte di oltre 1.200 chilometri per raggiungere il Polo Sud, impresa mai riuscita integralmente a nessuno esclusivamente in sella ad una bicicletta. La seconda parte guiderà Omar verso la base del Leverett Glacier per ulteriori 600 chilometri con l’obiettivo di completare la traversata da costa a costa. L’impresa si può seguire sui social di Omar Di Felice.

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