Il «manifesto» di 74 pagine che Brenton Tarrant Harrison ha inviato via email al governo neozelandese dieci minuti prima di attaccare due moschee di Christchurch, per annunciare le motivazioni del suo «passaggio all’atto», contiene ogni sorta di riferimenti all’immaginario della destra radicale e del suprematismo bianco. Dal Sole nero delle SS che campeggia sulla prima pagina del documento, alla citazione del motto delle «14 parole» contro il «genocidio bianco» coniato dal neonazista americano David Lane; dall’appello ai «cristiani bianchi» perché caccino gli «invasori» islamici, all’apologia della strage (77 vittime) compiuta da Anders Breivik, «per salvare l’identità del paese», nella capitale...