Il concorso 2022 era pieno di errori. Appello a Valditara
Scuola Il concorso per insegnanti con le domande errate. La prova effettuata nel 2022, bandita due anni prima e subito contestata per un quesito errato sulla teoria delle intelligenze multiple del […]
Scuola Il concorso per insegnanti con le domande errate. La prova effettuata nel 2022, bandita due anni prima e subito contestata per un quesito errato sulla teoria delle intelligenze multiple del […]
Il concorso per insegnanti con le domande errate. La prova effettuata nel 2022, bandita due anni prima e subito contestata per un quesito errato sulla teoria delle intelligenze multiple del professor Howard Gardner, non solo era piena di altri errori (sui quali si sono già espressi i Tar) ma era completamente fallata.
Lo hanno dimostrato decine di professori universitari che lo scorso anno avevano predisposto un dossier per il ministero al quale però viale Trastevere non ha mai dato seguito. Il pool chiede ora l’annullamento in autotutela dei quesiti contestati, invocando l’intervento del Mim per ripristinare la correttezza della procedura concorsuale e tutelare i diritti dei candidati. L’azione legale promette di proseguire «a oltranza, classe di concorso per classe di concorso», per ottenere il riconoscimento degli errori e la rettifica dei punteggi.
Il dossier, ha spiegato il linguista Massimo Arcangeli «è frutto di mesi di lavoro e dell’impegno di decine di colleghi accademici che hanno firmato perizie su perizie, i silenzi ministeriali sono inaccettabili».
Solo un anno fa la sottosegretaria meloniana Paola Frassinetti aveva annunciato il rapido intervento del governo. «Ma non ha fatto nulla – scrivono i docenti nell’appello – Parliamo del peggior concorso scolastico dell’Italia, pensato per eliminare il maggior numero possibile di concorrenti beffati da una selezione di quiz a risposta multipla raffazzonata e iniqua, oltreché ipernozionistica, stracolma di errori e offensiva del merito, c’era di tutto in quei quesiti, dall’errore materiale allo sbaglio sostanziale, dall’ambiguità manifesta allo strafalcione grammaticale, dalla formulazione assurda alla domanda mal posta». Difatti ha generato una impressionante sequela di ricorsi, ad oggi tutti accolti.
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