Nelle Città invisibili, Italo Calvino scrive di Zenobia, «cresciuta forse per sovrapposizioni successive dal primo e ormai indecifrabile disegno» e di Zora «città che non si cancella dalla mente e come un’armatura o reticolo nelle cui caselle ognuno può disporre le cose che vuole ricordare: nomi di uomini illustri, virtù, numeri, classificazioni vegetali e minerali, date di battaglie, costellazioni, parti del discorso». Intorno a una città, Montevideo, che si struttura nella memoria per stratificazioni successive, in un eterno cantiere di allontanamenti e ritorni, lo scrittore uruguayano Mario Benedetti costruisce il suo romanzo Impalcature, datato 1997, la cui edizione italiana esce...