Ingabbiati a un passo dalla “rotta balcanica” verso l’Europa. Inchiodati nella campagna che prima sfamava gli agricoltori locali. Indiavolati perché alimentano soltanto la forza della disperazione. Nei giorni scorsi i migranti del campo di Idomeni hanno replicato inutilmente le proteste sul binario morto del confine macedone: la nuova tensione è prodotta anche dall’annunciato arrivo di altri bus per trasferire i “volontari” con passaporto siriano in strutture più piccole, ma con accesso interdetto a giornalisti e ong. E ieri in oltre 200 hanno invaso l’autostrada, a una ventina di chilometri dal campo: per sollecitare il loro sospirato “lasciapassare” verso Skopje hanno...