La giuria presieduta da Juliette Binoche ha premiato i film migliori (forse tralasciando qualcosa, come il film mongolo Ondog), Synonyms di Lapid, Grace a Dieu di Ozon (Gran premio della giuria), I was zuhause, aber di Schanelec (miglior regia), il doppio premio, attore e attrice protagonisti a So Long My Son il film di Wang Xiaoshuai (molto piaciuto alla critica) arrivato alla fine (quando decisamente si sono viste le proposte migliori), che nell’intimità infelice di una famiglia, una coppia che ha perduto il figlio, fa scorrere trent’anni di storia della Cina, tra Rivoluzione culturale e capitalismo del presente, tra illusioni...