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Grecia, Nea Dimokratia vola ma non ottiene la maggioranza assoluta

Grecia, Nea Dimokratia vola ma non ottiene la maggioranza assolutaKyriakos Mitsotakis, leader di Nea Dimokratia, al seggio – Ansa

Elezioni elleniche La destra ottiene il 41% dei voti e doppia Syriza. Uno scarto inaspettato che per la sinistra segna una sconfitta senza precedenti

Pubblicato più di un anno faEdizione del 21 maggio 2023
Giansandro MerliINVIATO AD ATENE

Il partito di destra Neo Dimokratia ha stravinto le elezioni greche incassando un inatteso 41%. Doppiata Syriza, che si ferma al 20%. Per governare, però, sarà necessario tornare alle urne: con il proporzionale perfetto in vigore a questo round, infatti, la formazione alla guida del governo uscente non ha la maggioranza assoluta. Servivano 151 posti in parlamento, ne ottiene 146. 

«Da domani inizia una nuova lotta, verso le prossime elezioni. Per verificare che Nea Dimokratia possa governare da sola», ha detto un raggiante Kiryakos Mitsotakis nel discorso tenuto davanti alla sede del suo partito. Significa che si voterà presto, tra fine giugno e inizio luglio. In quell’occasione un diverso sistema elettorale assegnerà un cospicuo premio di maggioranza. Per un governo monopartito dovrebbero bastare il 36% delle preferenze. Un traguardo che, dopo i risultati odierni, la destra conta di raggiungere senza troppe preoccupazioni.

Nea Dimokratia vince in 58 circoscrizioni su 59

La mappa della Grecia è completamente tinta del blu di Nea Dimokratia, avanti in 59 circoscrizioni su 58. Unica eccezione a nord est, nel distretto di Rodopi. Persino a Creta, che tradizionalmente esprime un voto di sinistra, e nelle città roccaforti progressiste vince Mitsotakis.

In casa Syriza regnano sconforto e delusione. Tutti i sondaggi davano il partito indietro, ma non con un tale distacco.  «Il risultato elettorale è estremamente negativo», ha dichiarato ieri Alexis Tsipras. Che ha aggiunto: «Probabilmente ci sarà una seconda competizione elettorale quindi non abbiamo margine di tempo. Dobbiamo subito apportare tutti i cambiamenti necessari per porci nelle migliori condizioni possibili nella prossima cruciale battaglia». Oggi, lunedì 22 maggio, si riunirà la segreteria del partito.

Il Pasok passa dall’8% delle elezioni 2019 a un 11,5% che corrisponde a 41 seggi. Crescono anche i comunisti del Kke, che ottengono il 7,2%. Ultimo partito a entrare in parlamento è l’ultradestra di Soluzione greca con il 4,4%. Fuori dai giochi, inaspettatamente, Mera25 di Yanis Varoufakis. Si ferma al 2,59%, scavalcata persino dalla strana formazione populista di Zoe Kostantopulu, presidente del parlamento durante il primo governo Syriza, che arriva al 2,88%.

Per la sinistra si tratta di una disfatta senza precedenti, su tutti i livelli. 

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