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Giuli nomina i 12 membri per cinema e audiovisivo

Giuli nomina i 12 membri per cinema e audiovisivo

Mic Dal ministero l'elenco della seconda commissione esperti

Pubblicato 18 minuti faEdizione del 11 ottobre 2024

Al Ministero della cultura in poco più di un mese siamo passati dall’entusiasmo talvolta fuori luogo di Sangiuliano (le sue gaffe sui libri premiati allo Strega, su Galileo, su Times Square sono state entusiasmanti), al minimalismo di Giuli, in relazione al fatto che il suo cognome è solo una parte di quello del predecessore, perché lui vola invece nell’infosfera. E da lì ha subito effettuato le nomine di sua competenza.

A fine settembre aveva comunicato le nomine dei quindici esperti che devono sovrintendere alla ripartizione dei contributi selettivi per il cinema (art.26 della legge del 14 novembre 2016 numero 220). Ieri ha annunciato invece le dodici nomine di chi si dovrà occupare dell’articolo 27 della medesima legge per la selezione dei progetti e per la concessione di contributi alle attività di promozione cinematografica e audiovisiva. La commissione è composta dall’attore Fortunato Cerlino, Lavinia Consolato blogger di cinema horror, la produttrice di lungo corso e titoli eccellenti Tilde Corsi, Silvia Iannuzzi, la produttrice riconfermata Guia Loffredo, il conduttore televisivo di cinema notturno Luigi Marzullo, fantastico nel porre domande che poi non ascolta perché già sull’ospite successivo, il già esperto pensionato Rai e scrittore Franco Matteucci, l’avvocato specializzato e riconfermato Gianfranco Rinaldi, la titolatissima Rossana Rummo, la giornalista non cinematografica Raffaella Salamina, il produttore fondatore di Cattleya Riccardo Tozzi e il docente e regista Vito Zagarrio che a suo tempo ci fece conoscere John Waters. Questo gruppo di esperti dura in carica due anni. Possono essere riconfermati solo per una volta, ma a volte ritornano perché trascorsi due anni dalla cessazione dell’ultimo incarico avrebbero la possibilità di essere rinominati.

NON CHE SI TRATTI di una commissione senza risorse, ma certo fa più notizia quella dei «quindici uomini» dell’Isola del tesoro cui è demandato il compito di sollevare dalla «cassa del morto» il semprincrisi cinema italiano. I dodici di oggi dovranno invece occuparsi di promuovere il medesimo cinema italiano soprattutto all’estero nell’ambito dei diversi festival e attraverso specifiche iniziative da finanziare. Ora che non hanno più un santo a cui votarsi ma un semplice ministro saranno loro a doversi dare da fare. Speriamo facciano un buon lavoro.

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