Già il decreto era blando, ma ora la destra lo sta annacquando ulteriormente. I morti di Firenze non sono serviti a niente e la «patente a crediti» tanto sbandierata da governo, maggioranza e ministra Calderone assomiglia sempre di più a una boutade. Con gli emendametni approvati ieri dalla maggioranza, più l’azienda è grande più la patente parte carica di punti. Con meno rischi, quindi, che l’eventuale decurtazione comprometta la possibilità di proseguire il lavoro nel cantiere.

La nuova «patente», che da ottobre sarà obbligatoria per le imprese che intendono operare in un cantiere edile, parte da una dotazione iniziale di 30 punti, soggetti a decurtazione in caso di violazioni e infortuni: sotto i 15 crediti non si può più operare nel cantiere. Una serie di emendamenti identici presentati dalla maggioranza (Fi, Lega, FdI, Svp) e anche da Italia Viva, propone però che i punti iniziali possano arrivare fino a 100 in base alla grandezza dell’azienda: 30 crediti per le aziende che occupano fino a 10 lavoratori; 50 per quelle che ne occupano fino a 49; 80 fino a 249 dipendenti e 100 per quelle con un numero superiore. Chiedono un incremento del punteggio iniziale, anche altri emendamenti della maggioranza, ma sulla base di altri criteri, come l’adozione di modelli di organizzazione e di gestione, un sistema di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro certificato, oppure per le imprese iscritte con la medesima ragione sociale alla camera di commercio con codici assicurativi Inps e Inail coerenti con le attività eseguite nei cantieri. Altre proposte di modifica introducono poi la possibilità di evitare il taglio dei punti. Due emendamenti identici di Lega e FdI (e altri tre analoghi di Lega, Fi e Iv che però escludono le violazioni da cui derivi un infortunio) propongono che il provvedimento di decurtazione sia «condizionato all’emanazione di un invito a regolarizzare» da parte degli ispettori: in caso di regolarizzazione si è salvi dal taglio.

Sul fronte dei controlli, intanto l’Ispettorato nazionale del Lavoro rassicura sull’assunzione di oltre 750 funzionari previsti dal Pnrr: il personale raddoppierà verosimilmente «dopo l’estate». Ma non c’è alcuna certezza.

Ieri intanto altri due morti sul lavoro. Ad Aprilia (Latina) un operaio sessantenne è morto dopo essere caduto dal tetto di una azienda in via della Meccanica. Un altro uomo di 60 anni è morto dissanguato a Gambassi Terme (Firenze) dopo essersi ferito sotto l’ascella con la motosega.