Il parlamento belga dà il via libera definitivo all’eutanasia anche per i minori. La legge che l’autorizza era stata approvata il 13 dicembre scorso dal Senato con una larga maggioranza (50 voti a favore, 17 contro) ed attendeva solo un’analoga decisione da parte della Camera, arrivato ieri sera con 88 voti a favore, 44 contrari e 12 astenuti. Una maggioranza scontata nonostante le proteste dei giorni scorsi da parte di tutte le componenti religiose presenti nel paese, ma anche trasversale visto che il voto favorevole è stato garantito da socialisti, liberali, ecologisti e N-va, la Nuova alleanza fiamminga di centrodestra, anche se non sono mancate defezioni all’interno di ciascun partito. Unici dichiaratamente contrari i cristianodemocratici e gli estremisti fiamminghi.

In Belgio l’eutanasia è legale per gli adulti fin dal 2002 (secondo paese al modo ad approvarla dopo l’Olanda) ma la legge varata ieri l’estende anche ai minori, senza limiti di età ma ponendo dei paletti molto rigidi alla sua applicazione. Potranno infatti farvi ricorso solo quei bambini affetti da malattie incurabili e dotati di «capacità di giudizio», sottoposti a «sofferenze fisiche insopportabili e non lenibili, in fase terminale». Dovranno essere gli stessi bambini a richiedere la «dolce morte» e previo «accordo dei genitori», mentre uno psicologo dovrà certificare la loro «capacità di giudizio». L’eutanasia ai minori è consentita anche in Olanda, ma solo per i ragazzi con più di 16 anni, mentre per quanti hanno un’età compresa tra i 12 e i 16 anni è necessario il consenso dei genitori.

E a proposito di Olanda da ieri è ufficialmente diventata un giallo la morte di Els Borst, l’ex ministro della sanità che lega il suo nome proprio alla legge che autorizza l’eutanasia. 81 anni, lunedì sera la donna era stata trovata morta da un amico nel garage della sua casa a Bilthoven, e alcune ferite ritrovate sul suo corpo hanno escluso la possibilità di una morte naturale. La procura olandese, che ha aperto un’inchiesta, ieri ha riferito come i risultati raggiunti dagli investigatori dimostrino che la morte della Borst «è stata verosimilmente dovuta un atto criminale». Due le piste seguite: la prima riguarda la possibilità che l’ex ministro abbia avuto una colluttazione con un ladro sorpreso nella sua abitazione. La seconda è invece che sia rimasta vittima di un fanatico che, nonostante siano passati 12 anni, abbia voluto vendicarsi per l’approvazione della legge sull’eutanasia.