Paola Egonu: la miglior giocatrice di pallavolo secondo pubblico e critica fino alla semifinale mondiale di giovedì scorso persa dall’Italia contro il Brasile con un secco 3-1. La stella del volley italiano e mondiale potrebbe lasciare la nazionale. La notizia, una vera e propria bomba, è scoppia ieri pomeriggio, dopo che le azzurre hanno conquistato un amarissimo bronzo battendo le Usa 3-0.

LA PRIMA scossa era arrivata la mattina e l’aveva data la Gazzetta dello sport annunciando una rivoluzione: via dalla nazionale il ct Davide Mazzanti ed Egonu, in panchina un allenatore probabilmente in arrivo dal maschile. Se la guida tecnica in bilico era uno scenario possibile dopo la doppia batosta all’olimpiade di Tokyo e ora al mondiale (ma ieri la federazione italiana ha provato a minimizzare), la messa in discussione dell’opposta era apparsa una cosa fuori dal mondo.
Poi però dopo la finalina per il terzo posto un video (finito su social, sui siti specializzati e persino quelli dei quotidiani) aveva catturato lo sfogo della giocatrice in lacrime con il suo procuratore, Marco Raguzzoni: «Non puoi capire, non puoi capire. È la mia ultima in Nazionale. Mi hanno chiesto perché fossi italiana… Sono stanca». Parole che mostrano un’amarezza accumulata già da Tokyo, quando la sconfitta aveva innescato l’odio social sulla squadra e in particolare su Egonu.

UN CAMPIONARIO aggressivo che variava dall’accusa di pensare più ai post che al volley fino ai commenti apertamente razzisti per l’atleta nata a Cittadella da genitori nigeriana. Se dopo le olimpiadi, però, sul banco delle imputate era finita soprattutto lei per i tanti errori in partita, a questo mondiale si era vista una squadra che non giocava fluida, andata in calando piuttosto che in crescendo. E sul banco degli imputati era finito soprattutto il settore tecnico e la preparazione svolta. Ma si vede che il peso di essere il punto focale della squadra si è fatto sentire per un’atleta di 23 anni che si è sentita messa in discussione da Tokyo in poi. Dopo la cerimonia di premiazione, Egonu è tornata ai microfoni dei cronisti Rai: «Sono molto stanca adesso – ha spiegato -, potrei prendermi una pausa dalla nazionale, non dico però di lasciarla». Ai microfoni della Federvolley: «L’azzurro? Per ora non si sa, la prossima estate si vedrà». E sulla frase razzista circa la nazionalità: «Dovete chiedere a chi l’ha detto».

SUL TERZO POSTO ha commentato: «Nonostante il rammarico, è bellissimo poter condividere tutto questo con le ragazze e lo staff, soprattutto per il percorso che abbiamo fatto da quando sono in nazionale. Sono fiera delle mie compagne, senza di loro non sarei nessuno; sono grata di avere loro che mi supportano e capiscono che sono ancora una bimba, sono giovane e posso avere i miei momenti no. Dei Mondiali non cambierei assolutamente niente: il momento più bello è stato vincere stasera nonostante le difficoltà, sono fiera di questo gruppo e di me stessa. Non andare in finale ovviamente è stata una delusione, però sono felice di come abbiamo dato il cento per cento».
Il prossimo campionato Egonu lo giocherà in Turchia, al Vakifbank del ct Giovanni Guidetti, poi ci sarà l’Europeo 2023 e le Olimpiadi di Parigi 2024. C’è tempo per rimettere insieme i cocci e ripartire con un progetto solido