I suoi primi piani d’autore che campeggiano nel salone della sua casa ci riportano alla memoria un uomo magro, ossuto, inquietante, con i capelli a caschetto di colore corvino che guarda in tralice gli ospiti e riporta ad atmosfere gotiche (erroneamente) dimenticate. Oggi Dario è un signore lontano dalla figura eterea trasmessa da quelle foto, persino accattivante, ospitale. Ci sono momenti però in cui ti guarda fisso negli occhi e pensi che magari stia per ipnotizzarti, fra poco girerà la testa da un’altra parte per poi voltarsi nuovamente verso di te trasformato e sfigurato (in fondo, il diavolo non è...