Nella sarabanda della carta stampata che slavina ogni giorno nei supermarket, versus «librerie», con ondate di capolavori letterari dovuti a plotoni di geniali scriventi, spiazza l’attenzione sorprendere, come affiorato dalla spuma di una risacca, Il Monte Analogo di René Daumal, riproposto da Adelphi a cura di Claudio Rugafiori («Biblioteca», pp. 143, e 18,00) in una nuova edizione riveduta e ampliata (la prima risale al 1968). «Sotto le parvenze di un romanzo d’ avventure, o di un racconto fantastico, Il Monte Analogo ci offre un itinerario minuzioso, lentamente maturato nelle esperienze dell’autore, verso un centro, sentito come liberazione della persona da...