Senatore Andrea Crisanti, dopo tante riunioni, che aria tira adesso nel Pd sulla Gestazione per altri?

Senta, sono sorpreso di quanto questo tema appassioni i parlamentari, molto di più di altri argomenti sui quali vorrei vedere un po’ di effervescenza… Sia chiaro: tutti i temi che hanno implicazioni sulla libertà di coscienza sono importanti, va bene, però ecco farne uno psicodramma è troppo, lo dico sinceramente…

Dentro il Pd è in atto uno psicodramma?

Eh sì. All’inizio, la posizione della segreteria era veramente molto chiara: Elly Schlein ha detto di essere personalmente favorevole alla Gpa ma di non voler cercare una linea di partito. Ecco, questa poteva essere tranquillamente la sintesi. E invece no: c’è chi vorrebbe decidere per tutti ciò che è giusto o sbagliato.

Si risvegliano le correnti interne?
Guardi, non vorrei che questa fosse stata l’occasione per fare una conta.

Andrea Crisanti – foto LaPresse

Entrando nel merito: riguardo il reato universale di Gpa siete tutti d’accordo?

Sì, il Pd su questo è un monolite perché il reato universale è una mostruosità giuridica, senza dubbio.

Le cose si complicano invece sull’obiezione di Riccardo Magi (che il segretario di +Europa ha tradotto in emendamento): se si è contro il reato universale, non si può essere a favore di quello nazionale. Lei cosa ne pensa?

Magi ha colto sicuramente una contraddizione logica, ma io personalmente ho posto il problema in altri termini, dal punto di vista di chi, avendo patologie gravi, chiede ad altri di portare a termine una gravidanza. Solitamente sono donne che hanno problemi importanti di fertilità, donne a cui manca l’utero, oppure colpite da tumori, ecc. Ora, l’infertilità è una malattia e su questo non ci sono dubbi: anche l’Organizzazione mondiale della Sanità definisce l’infertilità una malattia. È una malattia grave peraltro, perché ha conseguenze notevolissime sulla stabilità e impedisce quella che è la funzione biologica più importante di tutte: la riproduzione.

Lei invita dunque a vedere la Gpa come una cura?

È una cura: se ho un deficit funzionale di tutti e due i reni e se a un certo punto la dialisi non funziona più, faccio un trapianto di reni, da donatore deceduto oppure da donatore sano. Bene, allora se riflettiamo a fondo vediamo che la Gpa tecnicamente è una donazione d’organo temporanea e reversibile. Dunque, se c’è la consapevolezza di una donna adulta, che magari può essere una parente o un’amica, che ha già avuto figli e non è in uno stato di indigenza, una donna che fa una scelta libera, a mio avviso non si lede nessuna libertà.

Ma in questa ottica si fa una differenziazione con le coppie omosessuali maschili. È democratica una legge che distingue tra i sessi?

Sì, se la Gpa viene considerata una pratica clinica. Le faccio un esempio: nel caso intervenga una problematica che impedisce alla donna di portare avanti la gravidanza, la legge riconosce la condizione patologica e permette l’aborto terapeutico ben oltre il tempo previsto per l’Ivg. Ora, mi devono spiegare perché il legislatore può vietare alla stessa donna di avere un bambino tramite la gravidanza offerta da un’altra donna libera e consapevole. Insomma, tutti questi valori che dovremmo tenere in considerazione nel vietare la Gpa dove stanno quando una donna abortisce o quando abbandona un figlio?

Infatti la destra, che aveva messo fuorilegge l’eterologa, nutre il sogno di limitare anche l’aborto.

Almeno la loro posizione è coerente al 100%. Guardi, personalmente non farei mai un aborto perché come medico penso che sia la soppressione di una vita, però la legge la rispetto perché obiettivamente è una scelta che riguarda solo la donna. Contro la mia opinione personale c’è l’autodeterminazione della donna, che io difendo. Allo stesso modo, sono favorevole alla Gpa solidale perché credo che sia la soluzione alla malattia.

E per le coppie gay? In fondo anche loro vivono un disagio psicologico per un impedimento fisico.

Dobbiamo procedere per gradi. Per ora ci basti accettare la tecnica in caso di condizioni patologiche che impediscono la gravidanza.

Questo suo approccio ha trovato orecchie dentro il Pd?

Qualcuna. Ma soprattutto ho trovato persone che mi rispondono con una serie di argomentazioni morali che francamente non capisco. Perché per l’infertilità non si può fare un trapianto temporaneo d’organo, e si arriva al paradosso assoluto che teoricamente una donna potrebbe donare l’utero all’altra donna ma non diventare la gestante di suo figlio? Mi sembra una follia.