Coppa del mondo femminile, l’Italia fuori ai gironi

La delusione è tanta. Il passaggio del turno era decisamente a portata di mano ma l’Italia femminile conferma che è questa estate è negativa per il nostro pallone, non solo a livello di nazionali.

La sconfitta delle azzurre con il Sudafrica (3-2) quando sarebbe bastato anche solo un pari per accedere agli ottavi di finale è stata la fotografia di un torneo complicato, partito con il botto con il successo sull’Argentina negli ultimi scampoli di partita ma poi segnato da un gap fisico con le avversarie che è parso sempre più evidente nelle due successive partite del girone di qualificazione.

E se le svedesi fanno della taglia atletica il loro punto forte, non a caso sono nel terzetto delle nazionali più forti al mondo, anche le sudafricane sono sembrate assai più strutturate delle azzurre, che forse hanno risentito della cinquina subita dalla Svezia nella seconda partita della competizione.

Dunque, si fallisce l’obiettivo di centrare nuovamente l’ingresso ai quarti di finale dei Mondiali come avvenuto quattro anni fa, eliminate poi dalla Francia.

È senza dubbio una severa bocciatura, alla nazionale ma anche al movimento del calcio femminile in Italia, che solo da qualche mese ha conosciuto l’ingresso nel professionismo.

Ma di casuale c’è poco. Anche agli Europei inglesi dello scorso anno le azzurre hanno prodotto un torneo di qualità bassa, con poco gioco e individualità assai al di sotto delle possibilità.
Insomma l’exploit centrato si Mondiali di quattro anni fa sembra essere stato, a questo punto, il punto più alto di un percorso che in ogni caso non ha portato alla crescita della nazionale. Un percorso che forse aveva illuso un po’ tutti.

Resta, alla fine, la delusione e l’immagine di Cristiana Girelli, attaccante della Juve, autrice del gol all’Argentina, distrutta a fine gara con i sudafricani. Quello spirito è mancato a parecchie delle sue compagne di squadra. La stessa Girelli aveva raccontato di aver visto un gruppo più unito, con ben altro morale rispetto a Euro 2022. Spirito che proprio non si è visto.