Mentre Lega e 5 Stelle litigano sul nome del prossimo presidente dell’Inps e da lunedì l’Istituto della previdenza sociale rischia di precipitare nel caos senza un «rappresentante legale», salta definitivamente il ticket Savona-Minenna per la guida della Consob. Lo riferisce l’agenzia Adnkrons. Proprio per la scelta di dirottare il ministro delle politiche comunitarie Paolo Savona alla guida dell’autorità per la vigilanza dei mercati finanziari i 5 Stelle reclamano la presidenza dell’Inps.

Ma in discussione – nonostante per arrivare alla sua nomina il premier Conte abbia deciso di sfidare diversi ostacoli legali – non è il ministro dell’economia mancato. Proprio Savona avrebbe infatti deciso di indicare come segretario generale non Marcello Minenna – l’ex assessore al bilancio della giunta Raggi che i 5S avrebbero voluto presidente della Consob – ma Claudio Deodato. Si tratta dell’attuale capo di gabinetto al ministero delle politiche europee. Che la nomina di Deodato vada in porto è da vedere, ma in ogni caso sembra proprio che i 5 Stelle abbiano abbandonato Minenna al suo destino, del resto la sua nomina non era in discesa. L’opzione Minenna, dicono ora «fonti di governo 5 Stelle» all’Adnkrons, «non è più sul tavolo». E probabilmente questo verrà fatto pesare nella trattativa sull’Inps, per la quale non si vede ancora una schiarita: «I nomi – si è limitato a rispondere ieri il sottosegretario 5S Manlio Di Stefano – si sceglieranno insieme attorno a un tavolo».