Il momento in cui Edizioni Ambiente ha pubblicato Che cosa è l’energia rinnovabile di Gianni Silvestrini, non poteva essere più appropriato: l’Europa e l’Italia devono sganciarsi dalla dipendenza dal gas russo; e non solo russo, per non rischiare di passare dalla padella nella brace. E quindi l’unica soluzione è puntare con la massima velocità sulle rinnovabili. E Silvestrini è lì, puntuale, a spiegare con ricchezza di dati quali sono le fonti rinnovabili che possiamo/dovremo usare.

PIACEVOLISSIMO L’INIZIO del libro, in cui racconta l’evoluzione della tematica energetica accompagnandola con la sua storia personale, perché le due storie in Italia sicuramente si intrecciano. Non ci sono dubbi: la parte del leone in un sistema energetico fondato sulle rinnovabili la faranno il fotovoltaico e l’eolico, ci viene spiegato. E ci vengono anche fornite visioni di nuovi modi di espandere le superfici fotovoltaiche in modo da minimizzare il consumo di suolo. In primo luogo sui tetti degli edifici, soluzione questa incentivata dalla straordinaria spinta che può essere data dalle delle comunità energetiche, le cui opportunità e potenzialità sono esaminate in un capitolo dedicato, scritto da Tommaso Barbetti.

MA I TETTI NON BASTERANNO, e bisognerà sistemarlo in tutte le aree dismesse e degradate presenti sul l territorio, poi sui canali di irrigazione e galleggianti, negli invasi artificiali. E non solo. C’è un’altra possibilità, per evitare di sostituire campi coltivati con campi fotovoltaici, ed è l’agrivoltaico, che consiste nella sistemazione dei pannelli a una certa altezza dal suolo sopra un campo agricolo produttivo, e un po’ distanziati per lasciare più sole alle piante. Una soluzione economicamente attraente che potrebbe fermare l’esodo dalle zone rurali.

CON NON MINORE ATTENZIONE attenzione nel libro si affronta il tema dell’eolico, nelle due declinazioni a terra e in mare, al largo. In particolare si sottolinea il grande potenziale dell’offshore, sia perché al largo i venti sono più forti e costanti, sia perché si elimina il problema dell’impatto visivo.

IL CAPITOLO BIOMASSE, da cui derivano le bioenergie, viene affidato a due esperti del settore, David Chiaramonti e Giacomo Talluri. Ma è poi Silvestrini a dare conto delle potenzialità sia della ampia superficie boschiva, sia della non irrilevante quantità di biometano che si potrebbe ottenere dalla digestione anaerobica dei rifiuti alimentari e dai residui agricoli. Quantità, possiamo aggiungere oggi, che ci aiuterebbe a liberarci dalla dipendenza russa.

LA TRASFORMAZIONE che il sistema elettrico dovrà subire per passare dalle fonti fossili alle rinnovabili è il tema affidato a G.B. Zorzoli. Ci parla delle reti intelligenti e di cosa ci aspetta dalla digitalizzazione del sistema elettrico. Sembra fantascienza. Anche con l’elettricità succederà quello che è successo con la voce. Il telefono trasmetteva la voce e l’operatore guadagnava sulla «quantità» trasmessa. Ora l’operatore guadagna sulle informazioni che trae dall’uso del telefono su abitudini e preferenze. E così, chi distribuisce energia non guadagnerà tanto dalla quantità di elettroni venduti quanto dalle informazioni su abitudini e stili di vita dei clienti, ottenute con servizi aggiuntivi offerti, quali l’home automation. Vengono un po’ i brividi, a pensarci.

IL PROBLEMA DEL RAPPORTO fra rinnovabili e paesaggio viene affrontato nel capitolo affidato a Giuseppe Barbera, che fa un attento esame dei problemi da risolvere. Il paesaggio, spiega, non è un fatto puramente visuale, ma è di più: è il risultato della interazione fra agricoltura, biodiversità e cultura, e ora – per preservarlo – dobbiamo trovare il modo di integrare le fonti rinnovabili.

TUTTI I TEMI CRITICI ALLEGATI alla transizione dal fossile al rinnovabile vengono esaminati in seguito: dall’accumulo alla limitata disponibilità dei materiali che servono, dall’idrogeno agli impatti occupazionali, al nucleare. Non manca niente per farsi un’idea del futuro che dobbiamo costruire se vogliamo che chi verrà dopo di noi non ci maledica. Un libro da leggere e fare leggere.