Quando la sinistra ragiona sui movimenti li giudica intermittenti e poco incisivi politicamente, anche perché «non si preoccupano di costruire alternative, non si impegnano a ricercare come cambiare le cose», A.Bilus, Le Monde Diplomatique). Oppure teorizza una «moltitudine» e tipi ideali uniti da concetti astratti (Negri-Hardt). I movimenti appaiono e scompaiono se li si identifica con i cortei e le manifestazioni di piazza, proteste urbane classiche, ma No-global, la Pantera, l’Onda, i Girotondi, il Popolo viola, Se non ora quando, Indignados, Occupy Wall Street, le Primavere arabe sono momenti importanti di una continuità: l’antagonismo nato ovunque nel mondo negli ultimi...