Elmo della collezione Polese al museo archeologico di Bari
Elmo della collezione Polese al museo archeologico di Bari (simile a quello della collezione Levett ora all'asta)
Cultura

Collezioni di armi e ghiotti affari per pochi privilegiati

ARCHEOLOGIA Oggi, nella sede di Christie’s a New York, sarà battuta all'asta la seconda parte della collezione di armi e armature esposte fino al 31 agosto del 2023 nel Museo di arte classica di Mougins in Francia
Pubblicato 4 giorni faEdizione del 8 ottobre 2024

Sarà battuta oggi all’asta nella sede di Christie’s a New York la seconda parte della collezione di armi e armature esposte fino al 31 agosto del 2023 nel Museo di arte classica di Mougins (Francia), di proprietà del magnate inglese Christian Levett.

Della vendita dei primi 35 lotti abbiamo scritto in un articolo pubblicato sul manifesto lo scorso 30 gennaio, nel quale già si evidenziava come 15 dei reperti in catalogo provenissero verosimilmente da scavi clandestini effettuati nel Sud Italia negli anni ‘70 del XX secolo. Sospetto rafforzato dal fatto che tali oggetti fossero appartenuti in precedenza al berlinese Axel Guttmann, il quale usava rifornirsi dal noto trafficante d’arte Gianfranco Becchina. Anche dei 46 lotti ora proposti, più della metà vanno messi in relazione a tipologie di armi e armature diffuse principalmente nelle regioni meridionali della Penisola tra il tardo periodo classico e l’età ellenistica.

LO SPECIALISTA DI ARMI antiche Alberto Pollastrini dichiara al manifesto che «tra i pezzi all’asta ci sono 5 elmi in bronzo ‘a pilos’ (dal nome del copricapo conico di feltro in uso nel Peloponneso, ndr) che, sebbene originari della Grecia, godettero di grande fortuna in Magna Grecia, soprattutto in area pugliese, tra il V e il III sec. a. C. Gli esemplari italici – continua Pollastrini – spesso si distinguono per la presenza sia di decorazioni in lamina ritagliata applicate sulla calotta sia di vistosi cimieri sulla sommità. In particolare, l’elmo identificato con il lotto 32 può trovare un parallelo, per quel che riguarda la decorazione frontale con testa di Gorgone, nell’esemplare apulo della Collezione Polese conservato presso il Museo archeologico di Bari, purtroppo privo di contesto».

Secondo lo studioso del centro di ricerca parigino Aoroc – Archéologie & Philologie d’Orient et d’Occident, autore del volume Helmets and Body Armour in New Kingdom Egypt (Bloomsbury 2024), degne di attenzione sono anche le 4 panoplie (insieme di armi assortite, ndr) in bronzo riferibili alle genti osche stanziate nell’area dell’Appennino centro-meridionale: «Anticamente deposte nelle tombe dei guerrieri più facoltosi, queste sono solitamente costituite da un elmo calcidico o attico reinterpretato secondo il gusto italico, da una corta corazza ispirata ai modelli muscolari greci e da una coppia di schinieri. La panoplia del lotto 13, datata tra il V e il IV sec. a. C., è senza dubbio la più notevole – afferma Pollastrini – perché include, oltre a un elmo italico-calcidico e al pettorale di una corazza muscolare, anche un cinturone di bronzo, elemento peculiare del costume militare sannita, e una coppia di corte protezioni in bronzo, note come ‘cavigliere’, la cui funzione è poco chiara».

NEL 2004, questa panoplia era stata valutata 15mila euro dalla casa d’aste Hermann Historica di Monaco mentre Christie’s la stima ora tra i 100mila e i 150mila dollari. Dettaglio che mostra ancora una volta come, con la complicità di un sistema di cui le case d’asta sono solo la punta dell’iceberg, l’archeologia non cessi di rappresentare un ghiotto affare per pochi privilegiati, predatori senza scrupoli più che amanti dell’arte come spesso vengono inopportunamente definiti i collezionisti.

Se Sangiuliano aveva taciuto a proposito della prima asta concernente la collezione Levett, malgrado il memorandum Usa-Italia del 2001 (e successivi emendamenti) relativo all’importazione negli Stati Uniti di materiale archeologico dei periodi pre-classico, classico e romano-imperiale, il neo-ministro della Cultura Giuli farà del recupero degli oggetti trafugati dal nostro paese una battaglia senza sconti che miri al rispetto della legalità e non al clamore e alla vetrina mediatica offerti da sporadici e spettacolari ritorni?

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