Chtchoukine, gli anelli del Moderno
Henri Matisse, «Nymphe et satyre», 1909, San Pietroburgo, Hermitage
Alias Domenica

Chtchoukine, gli anelli del Moderno

Una mostra a Parigi, Fondation Louis Vuitton Centotrenta opere della mitica raccolta di Sergueï Chtchoukine, il mercante che innestò in Russia Matisse e Picasso (e Gauguin) preparando il terreno a Malevich e gli altri
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 18 dicembre 2016
Preso nel significato più corrivo, il titolo della mostra, allestita dall’ottobre di questo anno negli spazi espositivi della Fondation Louis Vuitton, sembrerebbe fatto più per respingere che per attirare. Chi leggesse, infatti, Icônes de l’Art moderne, non potrebbe impedirsi, in un primo momento, di pensare a una noiosa parata di alti ufficiali dello Stato maggiore dell’arte, da salutare con una levata di cappello, deferente e meccanica. Il famosissimo dipinto di Gauguin, Aha oè feii (Sei forse geloso?), che campeggia in locandina non ci smentirebbe, saremmo anzi già mossi a dire: «ti conosco mascherina!». Poi però il sottotitolo fa chiarezza: si...
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