Visioni

Chavela Vargas, tracce di una voce

Chavela Vargas, tracce di una voceFabrizio Cammarata e Antonio Di Martino – foto Francesca Romana

A teatro Fabrizio Cammarata e Antonio Di Martino ricordano nel loro spettacolo «Un mondo raro» la figura della grande artista

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 27 gennaio 2018

Dal viaggio in Messico, nel 2012, alla ricerca di Chavela Vargas, partono Fabrizio Cammarata e Antonio Di Martino per il loro spettacolo, proprio nell’anno della morte della «mitica» cantante in poncho. La trovano, ma non la incontrano, e completano però un innamoramento per questa sciamana e per il Paese del peyotl che l’aveva accolta quattordicenne, sola e fuggitiva dal Costa Rica. Ma non col sacro cactus Chavelita si perde, è la tequila a incastrarla e a farla sparire… Con il ritmo ella narrazione, alternato a brani musicali, il duo palermitano, costruisce Un mondo raro (passato all’Offoff Theatre), affidandone la regia a Giuseppe Provinzano, altro palermitano che apre loro le porte della bottega di Mimmo Cuticchio. Così Chavela con l’amata Frida Kahlo hanno le forme di due pupe, che i due bravi chitarristi manovrano a vista, immersi in una terra estrema, per condividere un’esperienza straordinaria. Nelle orecchie hanno la memoria di una voce e nel cuore le immagini di una vita fuori dalle convenzioni, davvero «rara», che in spagnolo significa «strana»

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