Cgil, Uil e opposizioni: «Porcheria il ddl lavoro»
Amici delle Imprese Prima approvazione alla Camera. Al Pantheon il presidio con Pd, Avs e M5s contro «l’ulteriore precarizzazione»
Amici delle Imprese Prima approvazione alla Camera. Al Pantheon il presidio con Pd, Avs e M5s contro «l’ulteriore precarizzazione»
Cgil e Uil più quasi tutta l’opposizione (Pd, M5s e Avs) in presidio sotto la pioggia al Pantheon di Roma contro il ddl Lavoro, in prima approvazione alla Camera. È stata la prima tappa della mobilitazione che porterà molto probabilmente fino allo sciopero generale di Cgil e Uil contro la terza manovra del governo Meloni.
IL COSIDDETTO «COLLEGATO Lavoro» è un insieme di norme che aumenta la precarietà e colpisce i lavoratori più deboli. Molti i punti contestati da sindacati e opposizione: per quanto riguarda i lavoratori somministrati (ex agenzie interinali) i contratti a tempo determinato e indeterminato potranno essere usati senza limiti e senza vincoli, eliminando il tetto del 30% ad azienda. Inoltre, non si applicano i limiti di durata e le causali per i contratti a termine per le categorie dei disoccupati e svantaggiati.
Il ddl poi amplia a dismisura il concetto di «stagionalità» consentendone il ricorso anche per «intensificazione dell’attività lavorativa» ed «esigenze tecnico-produttive»: si potrà fare ricorso a questa tipologia di contratto in moltissimi settori e in piena libertà.
C’è poi il capitolo più vergognoso che riguarda l’equiparazione fra assenza ingiustificata dal lavoro e dimissioni volontarie. In pratica, se un lavoratore non si presenta al lavoro, oggi deve essere licenziato dall’azienda e può avere la Naspi (l’ex disoccupazione) ma, seguendo le pressanti richieste delle imprese che non vogliono pagare i meno di 2 mila euro del cosiddetto «ticket licenziamento», il governo ha previsto di trasformare l’assenza in dimissioni volontarie anche per assenze che non sono una scelta del lavoratore, perché non è previsto alcun automatismo per l’Ispettorato del lavoro di accertare i fatti e la reale volontà della persona.
Infine, maggiori libertà sui cosiddetti contratti misti, per i quali viene estesa la flat tax; introduzione di un unico contratto di apprendistato duale, che prolunga la durata degli sgravi per le aziende e conferma che il sistema di istruzione è funzionale al mercato del lavoro; esclusione di una fetta di lavoratori autonomi (non iscritti agli albi) dal beneficio introdotto in caso di malattia e infortunio.
«QUESTO È UN DISEGNO di legge contro il lavoro, non per il lavoro, perché lo precarizza ancora di più – ha attaccato il segretario della Cgil Maurizio Landini – . Ci sono cose che sono una vera e propria porcheria. Esattamente il contrario di ciò di cui abbiamo bisogno. Questo governo interviene sul lavoro senza mai discutere con chi lo rappresenta».
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