Lavoro

Cgil e Uil non si piegano al Garante: no all’esclusione di trasporti e sanità

Cgil e Uil non si piegano al Garante: no all’esclusione di trasporti e sanitàPierPaolo Bombardieri e Maurizio Landini – Foto Ansa

Lo Sciopero Generale del 29 Novembre Salvini minaccia: «Se non rispettano le fasce di garanzia li precetto ancora». Ma non succederà

Pubblicato circa 6 ore faEdizione del 20 novembre 2024

Come anticipato dal manifesto il 15 novembre, ieri Cgil e Uil hanno risposto alla richiesta del Garante di escludere dallo sciopero generale del 29 novembre la sanità e i trasporti – reiterata ieri sera – , confermando i due settori e preparandosi a pagare le sicure sanzioni che discendono dal mancato rispetto della «indicazione» della Commissione.

Maurizio Landini e PierPaolo Bombardieri hanno inviato una lettera in cui comunicano al Garante e a tutte le controparti coinvolte – Confindustria e associazioni di impresa e ministeri – che tutti i «settori, pubblici e privati, anche in appalto e strumentali» sciopereranno «per l’intera giornata come da nostra comunicazione del 30 ottobre». Sciopero confermato dunque per (quasi) tutte le categorie che il Garante aveva chiesto di escludere: «il personale del ministero della Giustizia, il personale appartenente alla dirigenza medica, veterinaria, sanitaria, professionale, tecnica ed amministrativa e delle professioni sanitarie del Ssn dipendenti delle aziende ed enti del Ssn» «in convenzione o accreditamento» e «i medici specializzandi, gli infermieri e il personale sanitario non medico» e «personale del trasporto passeggeri».

Escluso invece il «trasporto ferroviario e il trasporto merci e il personale Trenitalia Piemonte e Valle d’Aosta» visto anche lo sciopero Usb previsto questo weekend.

«Il parziale rispetto delle indicazioni della Commissione – spiegano Landini e Bombardieri – è motivato dalla necessità di evitare che la dimensione dello sciopero generale venga eccessivamente ridotta, con conseguenti effetti negativi, sulla missione delle organizzazioni proclamanti di rappresentanza degli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori». Cgil e Uil contestano come «la delibera (del Garante, ndr) non ha una funzione di tutela degli utenti, si limita a comprimere lo sciopero generale in violazione del principio di contemperamento e effettività dei diritti costituzionali quale cardine della legge sul diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali».

L’anno scorso fu il ministro Salvini a precettare proprio i lavoratori dei trasporti per lo sciopero generale di Cgil e Uil. Lo stesso Salvini ieri ha minacciato: «Se tornerà lo sciopero selvaggio, come è stato l’ultima volta, senza le fasce di garanzia”, l’8 novembre, “interverrò direttamente come la legge mi permette di fare”. Ovvero con la precettazione. Considera tuttavia «già un passo avanti» il fatto che resti fuori il trasporto ferroviario.

In realtà il 29 Cgil e Uil rispetteranno le fasce di garanzia e dunque non dovrebbero essere precettazioni.

La Cgil invece ieri non ha sottoscritto il Protocollo che introduce «franchigie straordinarie» per gli eventi clou del Giubileo: date nelle quali non scioperare, nei trasporti, sicurezza, igiene ambientale e sanità, proposto sempre dalla Commissione di garanzia sugli scioperi. Il protocollo individua nove eventi strategici (dall’apertura della Porta santa di San Pietro il 24 dicembre in poi) per i quali i sindacati si impegnano a non incrociare le braccia. Secondo la Cgil si considera centrale solo l’obiettivo di «neutralizzare, in modalità preventiva, gli spazi del potenziale conflitto invece che gli strumenti e le modalità per rimuoverne le cause». In primis i rinnovi dei contratti, le condizioni di lavoro e la mancanza di personale.

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