Non è la prima volta che un caso di femminicidio viene raccontato dai media sotto il profilo di una relazione amorosa finita tragicamente, e come risposta impulsiva e violenta dell’uomo a una «provocazione»da parte di una fidanzata, moglie o ex-moglie o amante. Ma l’articolo uscito il 25 settembre su HuffPost a proposito dell’omicidio di Charlotte Yapi Akassi è come se avesse fatto da detonatore rispetto a qualcosa che abbiamo sempre saputo, e che tuttavia non si lascia afferrare con la consapevolezza e l’attenzione che merita. Due sono i passaggi che hanno avuto l’effetto di uno svelamento: la confessione dell’aggressore, Carmelo...