Italia

Casa delle Donne, «no allo sfratto, la trattativa continua»

IL TETTO CHE SCOTTA Ieri si è svolto il tavolo tecnico con la giunta comunale. Il prossimo appuntamento tra dieci giorni per discutere le proposte

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 7 dicembre 2017

È durato tre ore il tavolo tecnico, e tutto politico, che ieri pomeriggio – dalle 15.30 – il direttivo della Casa internazionale delle Donne di Roma ha sostenuto nell’incontro con la giunta comunale (presenti le assessore Laura Baldassarre, Rosalia Alba Castiglione e Flavia Marzano insieme ad alcuni dirigenti).
Tre ore complicate che però hanno ribadito alcuni punti importanti: il primo è che la trattativa, avviata negli scorsi mesi e bruscamente compromessa da un avviso di sfratto ricevuto mezzo raccomandata, prosegue ora nel segno di una apertura da parte del Comune di Roma.
Trovare una soluzione alla situazione attuale è dunque interesse di entrambe le parti. Certamente della Casa che anche ieri è andata all’appuntamento forte della straordinaria energia di chi nei giorni scorsi, ma anche nei mesi e negli anni, non ha mai inteso abbandonarla a se stessa e alla sorte inaccettabile di un ipotetico sgombero. Resta alta l’attenzione, oltre che la preoccupazione, per questo iter che non pare essere semplice e che prevede che in qualche modo il debito venga discusso, in tempi e modi anche qui tutti da definire.
Nel frattempo molte donne, dalle 16 di ieri, hanno atteso con pazienza le amiche di Via della Lungara per avere notizie. Questo attaccamento non è nuovo, ed è stato più che visibile dalla campagna promossa dal manifesto, andata così bene proprio grazie a loro, alle tantissime donne che hanno riconosciuto la qualità di un lavoro relazionale e politico che non solo il giornale ha intrapreso con la Casa internazionale delle Donne ma che quelle stesse donne hanno restituito in termini di sostegno. E se è una tessitura più lunga che ha potuto sorreggere la credibilità di una iniziativa simile, sarà appena il caso di dire che non si tratta di una vicenda circoscrivibile al locale ma che ha una valenza nazionale. Il prossimo appuntamento è tra il 18 e il 19 di dicembre, giornata in cui la Casa dovrà presentare alcuni progetti e proposte che in questi giorni verranno pensate e valutate. Con occhi fiduciosamente puntati sullo svolgimento di questa trattativa che ci si può augurare si concluda nell’unico modo plausibile e politicamente significativo: che la Casa – a cui, per inciso, la convenzione scade nel 2021- resti dove è, nel bene comune che è, nei servizi e la circolazione di politica, talenti e storia che rappresenta. Ci dovrà pensare, con altrettanta serietà e responsabilità, anche la giunta comunale.

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