Bambino ucciso per traffico di organi. Linciati due europei
Madagascar Scene da film horror su una delle spiagge del Madagascar più frequentate dai turisti, sull’isola di Nosy Be. L’arresto di un uomo, mercoledì, in relazione alla scomparsa di un bambino, […]
Madagascar Scene da film horror su una delle spiagge del Madagascar più frequentate dai turisti, sull’isola di Nosy Be. L’arresto di un uomo, mercoledì, in relazione alla scomparsa di un bambino, […]
Scene da film horror su una delle spiagge del Madagascar più frequentate dai turisti, sull’isola di Nosy Be. L’arresto di un uomo, mercoledì, in relazione alla scomparsa di un bambino, il cui corpo senza vita, mutilato dei genitali e della lingua, è stato ritrovato ieri mattina. La folla inferocita ha assaltato la stazione di polizia dove l’uomo era tenuto in custodia, accusandolo di essere stato pagato per asportare gli organi del bambino. Successivamente la folla si è lanciata in una «caccia all’uomo», sfociata, secondo quanto riferito inizialmente dalla polizia malgascia, «nella morte di due stranieri». I media locali riferiscono che la folla aveva rinvenuto organi umani in un frigorifero che si trovava in un edificio dove alloggiavano le due persone uccise.
«I due stranieri uccisi sono francesi, si chiamavano Sèbastien e Roberto», ha detto il vice comandante della gendarmeria nazionale, il generale Guy Bobin Randriamaro. La Bbc a un certo punto ha diffuso la notizia che una delle due vittime era di nazionalità italiana, ma nessuna conferma è seguita e la Farnesina ha smentito. Il ministero degli Esteri francesi ha invece confermato la nazionalità francese di almeno uno dei due. A quel punto l’ambasciata francese in Madagascar ha diramato un avviso ai cittadini francesi invitandoli a non recarsi sull’isola di Nosy Be ed esortando tutti gli stranieri presenti sull’isola a non uscire in strada e a non recarsi sulla spiaggia dove, secondo le notizie diffuse, sarebbero stati arsi vivi i due stranieri. La scuola francese dell’isola è stata temporaneamente chiusa. I due bianchi uccisi, secondo le prime testimonianze, avrebbero confermato sotto tortura della folla di essere i responsabili dell’omicidio e di trafficare organi. Secondo Parifi i due stranieri prima di essere bruciati sono stati impiccati sulla spiaggia.
E in serata la folla, secondo quanto riferito da un giornalista dell’Afp, si è scatenata anche contro un terzo uomo. È un cittadino malgascio, forse lo zio del bimbo la cui morte ha scatenato la ferocia omicida. L’uomo sarebbe stato caricato con forza all’interno di una Renault 4 da un gruppo di persone e poi lanciato tra le fiamme davanti a centinaia di persone in delirio. La tragica esecuzione è avvenuta in un quartiere periferico di Hell-Ville.
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