Appello. L’Ars: anche gli uomini in corteo, senza bandiere
Giornata mondiale contro la violenza sulle donne L’Associazione per il rinnovamento della sinistra invita iscritti, amici e simpatizzanti a partecipare attivamente alla manifestazione promossa per sabato 24 novembre a Roma da «Non una di meno»
Giornata mondiale contro la violenza sulle donne L’Associazione per il rinnovamento della sinistra invita iscritti, amici e simpatizzanti a partecipare attivamente alla manifestazione promossa per sabato 24 novembre a Roma da «Non una di meno»
L’Associazione per il rinnovamento della sinistra (Ars), condividendone temi e obiettivi, invita iscritti, amici e simpatizzanti a partecipare attivamente alla manifestazione promossa per sabato 24 novembre a Roma da «Non una di meno» e da altre realtà femminili e femministe, contro la violenza maschile.
Rivolge lo stesso invito anche a tutti e tutte coloro che si riconoscono in partiti, movimenti, sindacati che si collocano nel campo delle sinistre, in particolare ai dirigenti e agli attivisti maschi, rispettando l’indicazione delle organizzatrici per essere presenti senza bandiere e insegne di gruppo o di partito.
La violenza contro le donne è purtroppo un dato strutturale delle nostre società e si carica in questo momento storico di una vera e propria reazione retrograda contro la libertà e l’autodeterminazione femminile che crescono in tutto il mondo.
Partecipare a un corteo dovrebbe essere il primo passo per un costante impegno culturale e politico, prima di tutto da parte degli uomini, per superare i residui minacciosi di un assetto patriarcale sempre più privo di credibilità, e per affermare una nuova civiltà nelle relazioni personali, sociali, economiche, politiche.
Intanto è necessaria una risposta forte e efficace per bloccare iniziative legislative reazionarie sul terreno della famiglia (disegno di legge Pillon) e dei diritti civili, per aumentare le risorse ai centri antiviolenza, per garantire il funzionamento della legge 194, per sviluppare una azione di prevenzione contro i comportamenti sessisti, omofobi e razzisti, che deve coinvolgere i processi educativi sin dai primi anni di scuola e ricevere il sostegno e l’attenzione di tutte le istituzioni e del mondo dei media.
L’Ars si impegna a proseguire l’iniziativa su questo terreno favorendo il confronto è il coinvolgimento più largo.
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