Particolarmente originale e coinvolgente il percorso artistico intrapreso da Apostolia Papadamaki danzatrice e coreografa greca fra le più ispirate della scena nazionale e internazionale. Nel 2004 aveva creato le coreografie per la cerimonia inaugurale dei Giochi Paralimpici di Atene.

Ci siamo lasciati nel 2014, mi sembra che lavoravi ancora con Jan Fabre..

Jan è stato un mentore straordinario, un artista poliedrico. Mi ha insegnato a non stare all’interno delle barriere della «danza» ma di combinare le arti in modi diversi per creare. Con gli occhi della sua anima ha guardato profondamente nella mia anima artistica e ha visto il mio rapporto con l’antico spirito greco. Mi ha insegnato a credere e seguire sempre la mia ispirazione, il mio istinto, le mie visioni senza scendere mai a compromessi per partecipare a festival, per trovare supporto finanziario o per fare carriera. Quindi Autenticità e linguaggio artistico personale.

Dove vivi ora?

Per 16 anni ho vissuto sulla collina dell’Acropoli, un luogo pieno di energia, ora vivo in periferia in riva al mare, trascorro il mio tempo nella natura e nei siti sacri o archeologici. Dopo quasi 8 anni di tournée stressanti, non desideravo più lavorare e creare in spazi ristretti, scatole nere e vedere il pubblico seduto su una sedia. Lavorare nei teatri dell’antica Grecia, all’aperto e vicino a splendidi paesaggi naturali mi ha portato a un’epifania.

Quindi lavori in particolari contesti ambientali e architettonici e con non professionisti…

Creo performance esperienziali per e con il pubblico utilizzando danzatori professionisti, attori e musicisti. Ho iniziato nel 2014 con uno spettacolo notturno al museo di Vorres dove ogni persona creava un suo percorso e quindi la propria coreografia per poi dormire sul palco –museo; io leggevo i loro sogni per tutta la notte. E poi la prima performance subacquea del 2015 con pubblico, scenografia e microfoni sott’acqua, è stata una rivoluzione nella mia carriera artistica. Era come se stessimo creando una performance nell’Universo Spazio, in un territorio inesplorato dove tutto era completamente nuovo.

Mi ispiro all’antico concetto greco di Logos (parole) Melos (musica) Orchesis (movimento) per costruire la struttura principale dello spettacolo. Mi avvalgo di professionisti e di volontari, bambini delle scuole e adulti della comunità locale e del Paese.

Credo nel potere della cerimonia e miro a creare un’esperienza cellulare per tutti, così come il ricordo che conteniamo dentro tutta la saggezza di cui abbiamo bisogno per realizzarci come esseri umani. Abbiamo solo bisogno di ricordare e un modo per ricordare è un’attivazione collettiva attraverso l’arte. Chiamo questo metodo Anamnesis.

Quanto la situazione di crisi in Grecia ha influenzato la tua carriera artistica?

Anche prima della crisi finanziaria era difficile creare in Grecia, i finanziamenti erano molto scarsi, quindi ero abituata a inventare nuovi modi per creare. Ho così dovuto imparare a essere più inventiva, più fantasiosa e sviluppare capacità di adattamento. Ho imparato a pensare fuori dagli schemi. È stato durante la crisi che ho creato la performance subacquea e le performance Dream&Sleep.

Quale lezione dalla crisi pandemica?

Ho avuto il tempo di guardare a fondo chi sono, che arte voglio creare, qual è la mia mission. Durante la pandemia ho continuato a creare spettacoli esperienziali e partecipativi in siti archeologici, pur con le misure di sicurezza era tutto estremamente unificante e liberatorio

Cosa porti con te e dentro di te della cultura greca classica?

Tutto! Patrimonio tangibile e immateriale! Filosofia, Teosofia, Armonia, Architettura, La Luce, Antica Sapienza, Platone, Aristotele, Socrate, Mitologia! Gli antichi greci erano profondamente legati alla Natura e all’Universo ed esprimevano questa connessione attraverso l’Arte che era assolutamente connessa con la Scienza e la Spiritualità.

Il mio motto si ispira alla cultura greca classica: Anamnesis – Ricordare il nostro Antico Futuro. I miei antenati celebravano e creavano cerimonie per ogni passaggio significativo nella vita di un essere umano così come per gli equinozi, i solstizi, il sole, la luna, per una guerra, per la pace….. Sento che la vita è una cerimonia e l’Arte è la manifestazione di questa cerimonia.

Cosa è «The happiness Retreat»?

Fin da bambina ero magnetizzata dalla spiritualità e dagli studi esoterici. Poi ho studiato e in un certo senso ho imparato modalità di guarigione e crescita personale come lo sciamanesimo, il respiro, il lavoro sui sogni, il theta healing, la terapia craniosacrale e altro, che ho utilizzato per le mie performance.

A poco a poco ho unificato il mio lavoro artistico e il lavoro di spiritualità incarnata e ho fondato The Happiness Retreat per offrire i miei insegnamenti e le mie esperienze che cambiano la vita a chiunque fosse interessato. La risposta è stata estremamente positiva da parte di persone di tutto il mondo.

Quale progetto ha lasciato il segno più forte

Credo Drops of Breath, lo spettacolo di danza subacquea sotto il Tempio di Poseidone a Capo Sunio e lo spettacolo che durava l’intera notte per 14 ore From Darkness to Light / Anamnesis nel Tempio di Apollo Epicurio nel Peloponneso, ad un’altezza di 1300 metri.

A cosa lavori ora?

Alla mia nuova performance esperienziale e partecipativa per il sito archeologico dell’isola di Lemno, un luogo sacro in cui i misteri dei Cabiri sono stati sviluppati tremila anni fa.

Per la prima volta questo sito sarà utilizzato per uno spettacolo. Si chiama As Above So Below e sarà presentato con la Luna Piena del 12 e 13 agosto 2022. Coinvolge due cantanti famosi, un attore straordinario, io, sei danzatori, quindici bambini e venticinque adulti della comunità locale.