Lavoro

Anpal, l’azienda non riconosce il sindacato dei precari Clap. La ministra del lavoro Catalfo li riceve

Anpal, l’azienda non riconosce il sindacato dei precari Clap. La ministra del lavoro Catalfo li riceveLa protesta delle lavoratrici precarie del sindacato Clap

Il caso La camere del lavoro precario e autonomo (Clap) sono uno dei sindacati più rappresentativi nell'azienda che gestisce il "reddito di cittadinanza". I lavoratori iscritti protestano perché l'azienda guidata dall'italo-americano Mimmo Parisi non riconosce il loro sindacato, mentre la ministra del lavoro Catalfo lo riceverà a un tavolo dove si affronterà la richiesta di stabilizzazione di 654 persone. Loro sono i precari che aiuteranno i navigator precari a cercano un lavoro a poveri e disoccupati. I paradossi del cosiddetto "reddito di cittadinanza"

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 24 settembre 2019

Sotto la sede dell’Anpal Servizi a Roma i precari iscritti al sindacato delle Camere del lavoro autonomo e precario (Clap) hanno tenuto un’assemblea di protesta. Nonostante la ministra del lavoro Nunzia Catalfo li abbia convocatiil 24 settembre per discutere la loro battaglia di stabilizzazione di tutti i precari, l’azienda continua a non riconoscere uno dei sindacati più rappresentativi.

“E’un atteggiamento di chiusura, da parte dell’azienda, inaccettabile e discriminatorio. Ancor di più: si tratta di una contraddizione evidente, visto che le Clap hanno già visto riconosciuta la loro rappresentatività, avendo negli ultimi mesi svolto un’interlocuzione trattante con ANPAL Servizi nel tavolo negoziale disposto dal Ministero del Lavoro” sostiene il sindacato

Lunedì 16 settembre si sarebbe dovuta svolgere, nella sala ‘Marco Biagì di Anpal Servizi, un’assemblea sindacale aperta ai lavoratori e convocata da Clap. “Siamo inequivocabilmente tra quelle maggiormente rappresentative in azienda» aggiungono dal sindacato. «L’amministratore unico, Mimmo Parisi, anche questa volta di fatto non ha autorizzato l’utilizzo della Sala. Dopo ben tre richieste, i nostri rappresentanti non sono ancora stati convocati. Si tratta di un atteggiamento di chiusura, da parte dell’azienda, inaccettabile e discriminatorio. Ancor di più: si tratta di una contraddizione evidente, tenuto in conto che le Clap hanno già visto riconosciuta la loro rappresentatività, avendo negli ultimi mesi svolto un’interlocuzione trattante con Anpal Servizi nel tavolo negoziale disposto dal Ministero del Lavoro».

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