La «storia globale» è ormai all’ordine del giorno anche in paesi come il nostro, resi culturalmente semi-periferici e dunque subalterni da decenni di disinvestimento e cattiva gestione delle istituzioni della ricerca e della formazione. Non a caso non figurano contributi di studiosi italiani nei tre volumi finora usciti della traduzione per Einaudi della Storia del mondo (sui sei previsti). Oltre a quest’ultima ponderosa opera, a testimoniare della diffusione dell’interesse fra ricercatori, docenti e studenti, ma anche in un pubblico più ampio, è ora la pubblicazione presso Carocci di Storia globale. Si tratta di «un’introduzione», come recita il sottotitolo, a questa...