Gli spostamenti di sapore picaresco che Roberto Bolaño ha intrapreso fra le diverse latitudini del continente americano e fra le due sponde dell’Atlantico – dal Cile al Messico e infine a Barcellona – riflettono quella precarietà e quel nomadismo esistenziali emblematici dell’epoca contemporanea. La condizione di crisi sia permanente che immanente, la dialettica tra ordine e caos sono, del resto, anche il fulcro della sua letteratura, nella quale si riverberano i tanti episodi biografici che hanno acquisito un’aura ormai leggendaria, dall’iniziazione letteraria tra le fila dei poeti infrarealisti messicani al lavoro in un campeggio della Costa Brava. In Bolaño, infatti,...