In un’intervista al The Telegraph il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu non ha mostrato alcun segno di flessibilità. Ha ribadito che Ankara continuerà ad usare il pugno duro contro i curdi ad Afrin e ha descritto l’invasione del nord della Siria come un esempio della politica turca di «stabilizzazione» del Medio Oriente che farebbe gli interessi anche dell’Europa. Cavosoglu può provare ad ingannare la comunità internazionale e le forze armate turche comunicare di avere «neutralizzato 2.952 terroristi», ma l’offensiva “Ramo d’Ulivo” si sta trasformando in un piccolo Vietnam turco. Altri otto militari turchi sono rimasti uccisi e 13 feriti....