Il compositore greco Vangelis Papathanassiou, semplicemente conosciuto come Vangelis, è morto all’età di 79 anni. Ad annunciarlo il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis.  Pioniere del sintetizzatore e dallo spiccato senso melodico, Vangelis ha conferito un tocco personale a colonne sonore di pellicole entrate nel mito cinematografico come Blade runner (1982) e ancor più Momenti di gloria, per il quale ha vinto un Oscar nel 1981, arrivando a toccare il primo posto della classifica americana. Autodidatta, Vangelis è cresciuto ad Atene e ha formato la sua prima band nel 1963, chiamata Forminx, suonando la musica pop dell’epoca: rock’n’roll uptempo, ballate travolgenti e cover dei Beatles, con Vangelis che forniva l’organo Linee. Si separarono nel 1966 e Vangelis divenne scrittore e produttore su commissione, lavorando per altri musicisti e contribuendo a colonne sonore per film greci.

DUE ANNI dopo, si trasferisce a Parigi, tappa fondamentale per il suo successo: lì infatti forma il quartetto prog rock Aphrodite’s Child con espatriati greci tra cui ‘voce d’angelo’ Demis Roussos. Rain and Tears è solo uno dei tanti successi della band in territorio europeo. Ma la routine pop lo destabilizza, definiva l’ambiente ‘molto noioso’, e si indirizza così alla composizione di colonne sonore per cinema. Da Parigi il musicista si sposta a Londra – dove rifiuta addirittura l’invito degli Yes di sostituire Rick Wakeman e firma un contratto da solista con la RCA Records, incidendo i suoi primi album – Heaven and Hell (1975) e Albedo 0.39 (1976) dal discreto esito commerciale.

GLI YES – rifiutati anni prima – ‘tornano’in qualche modo nel suo orizzonte musicale, quando negli anni ottanta rinsalda una collaborazione con Jon Anderson, ma l’apice della collaborazione resta The Friends of Mr. Cairo (1981); I’ll find my way home toglie il respiro, mentre State of Independence, rifatta l’anno dopo da Donna Summer con un coro ‘all star’, è un successo mondiale. Tra le collaborazioni del compositore, anche una italiana con Milva per l’album Tra due sogni (1986), magnifico affresco fra pop e tecnologia dove i brani del compositore vengono tradotti da Raboni e Gallerani. C’è perfino una rilettura della Habanera dalla Carmen di Bizet, dove la pantera di Goro supera se stessa.

SUCCESSIVAMENTE  ha lavorato alla colonna sonora di The Bounty di Mel Gibson e Antony Hopkins e di Francesco con Mickey Rourke protagonista. E poi Bitter Moon di Roman Polanski e i documentari di Jacques Cousteau. Ha anche firmato la colonna sonora di eventi importanti, tra cui i Giochi Olimpici del 2000 a Sydney, i Mondiali del 2002 in Giappone e Corea del Sud e i Giochi Olimpici del 2004 ad Atene. Ha scritto spartiti per balletti e musica per produzioni teatrali.