Si è conclusa ieri, col ritorno a New Delhi, la visita ufficiale del primo ministro indiano Narendra Modi alla volta del Giappone, la prima fuori dalla «comfort zone» dell’Asia meridionale. L’incontro tra Modi e Abe era carico di aspettative sia in India che in Giappone, considerando l’evidente comunione di intenti che lega, almeno superficialmente, Delhi e Tokyo: districarsi dalla morsa di Pechino nell’area che incombe in svariati campi, dall’energia all’influenza geopolitica fino alle annose recriminazioni territoriali (le isole Senkaku per il Giappone, i territori himalayani al confine per l’India). Il meeting, al di là della retorica sui legami storici e...