Internazionale

A Erbil gli islamisti entrano, i pacifisti no

A Erbil gli islamisti entrano, i pacifisti noI cinque pacifisti bloccati a Erbil

Kurdistan Iracheno La denuncia del Kck: islamisti stranieri mandati dalla Turchia sono atterrati a Erbil e sono stati dispiegati nella regione. Intanto una delegazione tedesca intenzionata a far visita ai villaggi curdi colpiti dalle operazioni di Ankara è stata bloccata a Dusseldorf

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 13 giugno 2021

C’è chi in Kurdistan iracheno entra e chi no. Secondo la denuncia del Kck (l’Unione delle comunità del Kurdistan, ombrello dei partiti che applicano il confederalismo democratico teorizzato da Ocalan) mercenari islamisti inviati dalla Turchia e provenienti da Libia, Azerbaijan e Siria sarebbero arrivati all’aeroporto di Erbil e poi dispiegati nel Kurdistan iracheno dai servizi segreti turchi e dal Kdp, il partito del clan Barzani.

Una notizia che giunge a pochi giorni dal bombardamento turco del campo profughi curdo di Makhmour, a sud di Erbil, e che arriva in concomitanza con il divieto di ingresso nel Kurdistan iracheno di una delegazione tedesca intenzionata a visitare i villaggi curdi colpiti dalle operazioni militari turche.

La delegazione è stata bloccata all’aeroporto di Dusseldorf dalla polizia. Cinque altri membri (foto), partiti in precedenza e provenienti dalla Svizzera, sono in queste ore impegnati in uno sciopero della fame nello scalo di Erbil, dopo essere stati arrestati dal Kdp e in via di espulsione dal paese.

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento