500 mila studenti all’esame di maturità, e la protesta continua
Il caso Nel giorno di inizio degli Esami di Stato non sono mancate le proteste studentesche che rivendicano maggiore protagonismo nei processi di decisione dell’esame
Il caso Nel giorno di inizio degli Esami di Stato non sono mancate le proteste studentesche che rivendicano maggiore protagonismo nei processi di decisione dell’esame
Oltre 500 mila studenti hanno affrontato ieri la prova di italiano dell’esame di maturità. «La via ferrata», tratto da Myricae di Giovanni Pascoli e la novella «Nedda» di Giovanni Verga sono state proposte per l’interpretazione del testo letterario. Per il testo argomentativo è stato scelto un brano dal libro scritto da Gherardo Colombo e Liliana Segre, «La sola colpa di essere nati»; Oliver Sacks da «Musicofilia» e anche il premio Nobel Giorgio Parisi e, per la «riflessione critica» il giurista Luigi Ferrajoli (intervista e articolo in pagina).Infine un testo di Vera Gheno e Bruno Mastroianni sui social network. Quelli di quest’anno, va ricordato, sono stati gli esami più contestati. Al Ministero dell’Istruzione ieri a Roma l’Unione degli studenti ha esposto lo striscione: «Bocciamo Bianchi, sulla maturità ora decidiamo noi!». «Un esame privo di senso che non ha tenuto conto delle difficoltà didattiche ed emotive vissute degli ultimi anni dagli studenti».
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