Nell’anno triste della pandemia non potendo contare sull’attività live – forzatamente ferma – e un po’ per venire incontro alle esigenze della major e riempire giornate vuote, molti artisti si sono dedicati a riletture o aggiunte a materiali precedentemente editi. E’ il caso di Zucchero che ha appena riedicato l’album pubblicato un anno fa trasformandolo in un Doc Deluxe Edition. Ovviamente con bonus, ovvero un cd aggiunto con sei tracce che comprendono anche September, il duetto con Sting che in realtà doveva far parte anche di un disco dell’ex Police rimandato alla prossima primavera: «Con Sting il rapporto è forte da anni e questa canzone l’abbiamo composta nei giorni del lockdown. Per il video ci siamo ritrovati a Roma, e per girarlo su sua precisa richiesta abbiamo iniziato alle 6.30. Mi ha detto che è da quando era ragazzino ed aiutava il padre lattaio che è abituato a levatacce, per me invece che mi alzo alle 13 è stato un incubo. Ed il bello è che si è fatto anche una nuotata all’aperto, per tonificarsi (ride, ndr)».

TRA I NUOVI pezzi c’è anche Non illudermi così, dove critica l’opportunismo dei social, un mondo con cui non ama molto rapportarsi.. Si tratta della riedizione italiana di Don’t Make Promises, per il testo si è fatto aiutare da Mimmo Cavallo: «Ho voluto trasformare il senso del brano in un concetto più attuale» riscritto per l’occasione da Zucchero con un testo in italiano: «con l’aiuto di Mimmo Cavallo ho trasformato il senso originale del brano in un concetto più attuale». C’è un’altra cover, uno storico brano di Jimmy Webb Wichita Lineman, tradotta anche in italiano da Mogol e cantata dal compianto Augusto Daolio dei Nomadi. «Non faccio mai cover mera copia dell’originale non mi interessa, il pezzo deve ispirarmi e permettermi anche di variare i suoni, l’arrangiamento. L’ho lasciata in originale (la storia di un operatore telefonico lontano dalla sua amata, ndr) perché la traduzione italiana non mi convinceva». Tra gli inediti anche Succede: «una riflessione su un amore passato. Ci avevo lavorato su Doc e l’ho ripresa durante il lockdown, così come Facile».

TOCCANTE Don’t cry Angelina, la cui prima versione risale a più di 30 anni fa: «E’ nata ai tempi di Oro, incenso e Birra (1989) – ha sottolineato Zucchero – l’ho ritrovata recentemente in un nastrino, in una versione di bozza fatta in inglese maccheronico. L’ho ripresa, riarrangiata e ho scritto il testo in italiano. Narra la storia di una giovane partigiana innamorata di un partigiano dal quale è stata costretta a separarsi. È una storia d’amore raccontata con poche parole, molto intensa e ispirata da Angela, Una storia d’amore nella guerra partigiana di Ezio Meroni».

Zucchero che ha sempre vissuto in tour, patisce le giornate di lockdown ed è preoccupato su quanto sta succedendo nel mondo della cultura e dello spettacolo: «È grave che qualcuno abbia definito gli artisti quelli che ci fanno divertire e soprattutto vorrei che arrivassero i soldi promessi alle maestranze, che hanno famiglia e sono altamente specializzati. Della mia crew io mi sto occupando e lo farò fino a quando l’emergenza non sarà rientrata. Ma i silenzi governativi mi preoccupano». Già la politica: «Non mi sento più tanto rappresentato per quello che sono le mie origini, per l’ideologia con cui sono cresciuto. È tutto un pò annacquato».  Zucchero tornerà live all’Arena di Verona, con i suoi 14 show previsti dal 23 aprile all’8 maggio 2021 (per recuperare le date inizialmente previste tra settembre e ottobre scorsi). «Dobbiamo tornare dal vivo ad incontrare la gente. Non credo che a Verona saremo a totale capacità dell’Arena, probabilmente a ‘capacità Covid’ ma io devo suonare, devo e dobbiamo dare un segnale di rinascita», chiosa Zucchero