Dall’incipt, si direbbe che il terzo romanzo di Elizabeth Brundage, L’apparenza delle cose (traduzione di Costanza Prinetti, Bollati Boringhieri, pp. 514, euro 18.50) sia un thriller virato nel classico giallo: Catherine Cole, la protagonista, è infatti già stata assassinata. Porta il cognome del marito George, ma siamo nel 1978, e questa è la norma. Di origini contadine, si era adattata alla scelta di abbandonare la carriera per dedicarsi al mestiere di madre e moglie, e non ne avrebbe sofferto troppo se in cambio avesse ricevuto, se non proprio la felicità, almeno la serenità immaginata. Ma un giorno il marito la...