Nel 2011 era diventato il «villaggio» che rappresentava al meglio la lotta delle popolazioni rurali contro le beffe derivanti dalle espropriazioni di terreno. Salutato dall’Occidente come un esempio di tentativo di «via democratica alla cinese», in realtà Wukan rappresentava a pieno tante contraddizioni del paese, sia dal lato governativo, sia da quello popolare. Nell’organizzare le proteste e poi le successive elezioni che avrebbero portato il leader di quegli scontri a diventare capo del villaggio, c’era tutta la trama dei clan del villaggio, non proprio un esempio di fulgida democrazia. Rimane in ogni caso la grande capacità degli abitanti del posto...