Whirlpool, da Napoli a Varese oggi è una questione nazionale
La mobilitazione Lo sciopero nazionale dei lavoratori della multinazionale americana che produce elettrodomestici è riuscito. Manifestazione davanti ai cancelli dello stabililmento di Cassinetta a Varese. Tensione sui licenziamenti collettivi e attesa per la presentazione il prossimo 15 dicembre del nuovo consorzio che dovrebbe riavviare le attività della fabbrica di via Argine a Napoli
La mobilitazione Lo sciopero nazionale dei lavoratori della multinazionale americana che produce elettrodomestici è riuscito. Manifestazione davanti ai cancelli dello stabililmento di Cassinetta a Varese. Tensione sui licenziamenti collettivi e attesa per la presentazione il prossimo 15 dicembre del nuovo consorzio che dovrebbe riavviare le attività della fabbrica di via Argine a Napoli
Lo sciopero di otto ore di tutti i lavoratori Whirlpool con la manifestazione nazionale di Fim Fiom e Uilm nello stabilimento di Cassinetta, a Varese, il più grande sito del gruppo, hanno registrato una grande partecipazione tra i lavoratori. La Fiom Cgil ha parlato del 100% di adesioni. «Per noi la controparte è ancora Whirlpool» ha detto Rosario Rappa segretario Fiom Napoli arrivato a Varese con una folta delegazione di lavoratori napoletani per sollecitare un piano di rilancio della multinazionale americana mentre è in corso un faticoso confronto al ministero dello sviluppo.
Il consorzio individuato dal governo per sviluppare un hub per il trasporto sostenibile non sarà ufficializzato prima del prossimo 15 dicembre. Il problema è che, mentre tutti aspettano la notizia, Whirlpool non ha concesso la proroga ai 320 licenziamenti. Le lettere per ora sono congelate per effetto della decisione del giudice del Tribunale di Napoli che si è riservato di decidere sul ricorso presentato da Fim Fiom e Uilm per «condotta antisindacale» contro Whirlpool e fermare i licenziamenti collettivi. Il 2 novembre è previsto un nuovo incontro al Mise mentre il governo ha dato disponibilità a farsi carico della continuità lavorativa.
«Whirlpool sta guadagnando tantissimo e ha 4 milioni di pezzi da fare. Ma nonostante questo sta usando le persone come fossero degli oggetti finanziari. E allora l’unità dei lavoratori di questo gruppo deve riportare l’azienda alla ragione anche perché se è vero che si sta preparando una soluzione per Napoli, quella soluzione richiede tempo. Oggi Whirlpool sa che a sostegno della vertenza di Napoli ci sono i lavoratori di tutta Italia. Il 15 dicembre ci verrà in mostrato un piano industriale del Consorzio e si entrerà nel merito per conoscere le produzioni in arrivo e l’occupazione. Noi non firmiamo assegni in bianco. Whirlpool resta il datore di lavoro di tutti lavoratori italiani e napoletani» ha detto Barbara Tibaldi segretaria nazionale Fiom davanti ai cancelli a Varese.
«Una dimostrazione di solidarietà straordinaria ed esemplare. La multinazionale si sta comportando in modo contrario a quei valori di responsabilità sociale che essa stessa in più sedi ha detto di voler rispettare – ha detto Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm – Ci è stato assicurato che il 15 dicembre il consorzio sarà pronto a presentare il piano definitivo di rilancio del sito di Napoli, ma ancora non ci è stato detto se dal giorno successivo i 320 lavoratori di Napoli potranno transitare da Whirlpool al nuovo soggetto. Al prossimo incontro di martedì 2 ci aspettiamo che il governo smetta di tergiversare». Davanti ai cancelli Massimiliano Nobis della Fim ha sollecitato Whirlpool al rispetto degli accordi del 2018 che prevedono il mantenimento dell’occupazione e investimenti per 250 milioni di euro.
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