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Whiplash vince Sundance 2014

Whiplash vince Sundance 2014Miles Teller in Whiplash

Cinema Il film di Damien Chazell si aggiuica l'ultima edizione del festival. Miglior documentario Rich Hill di Tracy Droz Dragos

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 26 gennaio 2014

Combinando il gran premio della giuria e quello del pubblico, il film di Damien Chazell Whiplash è il grande vincitore ell’edizione 2014 del Sundance Film Festival. Primo film del concorso fiction a essere presentato già durante la sera di apertura, Whiplash prende il titolo da un famoso brano di Hank Levy ed è espanso da un corto omonimo che Chazelle, già conosciuto per il suo primo lungo, Guy and Madeline (2009) aveva portato a Sundance l’anno scorso. E’ la storia del rapporto tra un giovane battterista jazz terrorizzato dalla mediocrità (Miles Teller) e il suo temutissimo iracondo, insegnante di musica (J.K Simmons che sembra il sergente di Full Metal Jacket). Curioso riff simpaticamente sadomasochista sui sacrifici richiesti dall’arte, Whiplash non è Red Shoes ma ha musiche molto belle e un certo coraggio anti-pc. Lo ha acquistato subito dopo la prima proiezione la Sony Classics.

In un anno in cui la selezione della non fiction è sembrata più debole del solito (solo quattro i documentari di Sundance 2013 nominati agli Oscar di quest’anno… ) il premio del miglior documentario è andato invece a Rich Hill, storia di tre bambini in una città povera del Missouri, diretto a Tracy Droz Dragos e Andrew Droz Palermo, che sono cugini. Il premio del pubblico per la non fiction è stato conferito ad Alive: Inside a Story of Music and Memory, sul trattamento dell’Alzheimer, diretto da Michael Rossato Bennet.

Cutter Hodierne ha vinto il premio della regia per Fishin Without Nets, una produzione di Vice Media, raccontata dal punto di vista di un giovane pirata somalo e anche questo derivato da un cortometraggio. Mentre quello della sceneggiatura è andato a Craig Johnson per la commedia con Bill Hader e Kristen Wiig Skeleton Twins. In un Palmares decisamente molto ecumenico, la miglior fotografia è stata giudicata quella di Christopher Blauvelt nel film Low Down, la miglior colonna sonora quella dell’elegante e malinconica commedia Kumiko Treasur Hunter e Justin Samien è stato nominato talent del futuro per la versione post racial di School Daze Dear White People, sulle tensioni di razza in un college.

 

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