Sono in cerca di normalità i tre personaggi di Wasted. Si sballano di alcol, pasticche e canne, ma l’unico paradigma che sembrano conoscere e cui anelano è quello piccolo borghese. Inquieti e insoddisfatti, sopravvivono persi e logorati nella desertificazione sociale, consapevoli delle proprie esistenze sprecate, ma incapaci di cambiarle. È la generazione dei trentenni che la poeta rapper britannica Kate Tempest rappresenta con la sua scrittura polimorfa, dolcissima e ficcante come una lama. Classe 1985, poco conosciuta in Italia ma apprezzatissima Oltremanica per le struggenti performanceword, Tempest approda al Teatro India (fino a domani) con questa pièce del 2012, messa...