Visioni

Wanda Group, il crollo in Borsa dopo le voci sull’arresto del presidente Wang Jianlin

Wanda Group, il crollo in Borsa dopo le voci sull’arresto del presidente Wang Jianlin

Cinema La multinazionale cinese con miliardi di dollari investiti a Hollywood smentisce i rumors secondo i quali il presidente sarebbe stato fermato dalla polizia mentre stava per prendere un aereo diretto in Gran Bretagna

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 29 agosto 2017

Solo a gennaio dell’anno scorso, l’acquisto per 3,5 miliardi di dollari di Legendary Pictures (lo Studio hollywoodiano che ha prodotto, tra gli altri, la trilogia di Batman di Christopher Nolan e la saga di Una notte da leoni di Todd Phillips) da parte di Dalian Wanda Group aveva reso il ramo cinematografico della multinazionale cinese – la Wanda Film Holdings – la casa di produzione cinematografica con i maggiori incassi del mondo. Un primato rispecchiato dal grattacielo che il gruppo Wanda sta costruendo dal 2015 a Chicago – la Vista Tower – che una volta finito sarà il terzo più alto della città e il più alto del mondo progettato da una donna (Jeanne Gang).

Presidente e fondatore della multinazionale immobiliare e cinematografica con sede a Pechino – che di recente ha acquisito anche il 20% dell’Atletico Madrid – il businessman Wang Jianlin è tra gli uomini più ricchi della Cina. Due giorni fa, però, ha cominciato a circolare la notizia che proprio Wang Jianlin fosse stato fermato dalla polizia all’aereoporto di Tianjin mentre stava per imbarcarsi insieme alla famiglia su un aereo privato diretto in Gran Bretagna.

Lo autorità cinesi l’avrebbero poi rilasciato poco dopo, ma secondo le notizie ancora non confermate lanciate da un sito cinese, all’imprenditore non è ora consentito lasciare il Paese.
Wanda Group ha smentito tutto attraverso un comunicato: «Alcuni individui con secondi fini hanno recentemente creato e diffuso delle insinuazioni maligne sul conto del presidente di Wanda Group Wang Jianlin. Riaffermiamo fermamente che tutte queste voci sono totalmente infondate». Ma la smentita non è bastata a evitare un crollo delle azioni del gruppo, scese di quasi il 10% alla borsa di Hong Kong ieri, e riassestatesi intorno a una perdita dell’8,09% in chiusura.

Una battuta d’arresto nei piani espansionistici del Wanda Group c’era però già stata a luglio in seguito all’adozione da parte del governo di misure per regolamentare l’espansione all’estero delle compagnie cinesi. Wang Jianlin, che nel 2016 aveva dichiarato di stare progettando degli investimenti da miliardi di dollari in tutti e sei i principali Studios di Hollywood, si era trovato costretto a fare marcia indietro: «Wanda risponderà all’appello dello Stato, e ha deciso di tenere i suoi principali investimenti all’interno della Cina», aveva comunicato a luglio scorso.

Wanda resta comunque la multinazionale cinese con maggiori interessi a Hollywood e nel cinema in genere: nonostante le sue offerte per acquistare la Paramount Pictures e Dick Clark Productions non fossero andate in porto, ha anche una partnership con Sony Pictures e possiede la catena di cinema australiana Hoyts e gli statunitensi Amc Theatres.
Il sito Synglobe ipotizza che l’arresto di Wang Jianlin possa essere collegato alla scomparsa di un altro tycoon cinese, Xiao Jianhua, rapito all’hotel Four Seasons di Hong Kong da ignoti, e che secondo alcune voci sarebbe stato condotto in Cina per aiutare il governo a condurre delle indagini nel mondo della finanza locale. Dopo la sua scomparsa infatti molti imprenditori cinesi sono stati trattenuti dalle autorità, e inoltre la sua compagnia Tomorrow Holdings ha notoriamente dei legami con Wanda Group.

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento