In questi giorni entra nel vivo Walk the (Red) Line, festival itinerante milanese a cura di Maria Paola Zedda e Emanuele Braga. «Un progetto annuale che si fa festival, e invita a riflettere sulla cura intesa come bene comune, diritto universale, patrimonio di conoscenza» recitano le note di presentazione. Il programma si snoderà fino a dicembre tra San Siro e Via Padova; stasera, 23 settembre, sarà presentata la performance Throwing Balls at Night di Jacopo Miliani. Ispirata a Jeux, poème-dansé, descrive l’incontro fortuito di tre giocatori di tennis in un parco di notte. Domani sarà la volta di Todes x k^b°b° Orchestra, performance itinerante di Francesca Marconi, in viaggio lungo la linea rossa tra Turro a Loreto; mentre il 30 sarà presentata l’installazione performativa di Enzo Cosimi con Ambrita Sunshine, Visione Africana.

ACCANTO ai momenti di spettacolo, è particolarmente ricca la proposta di laboratori e progetti partecipativi. Domani ci sarà Corpi e gesti – free school per danze indigene di Ariella Vidach AiEP, una scuola aperta di condivisione di pratiche per ripensare e decolonizzare la danza e i suoi codici.
Il 24 e il 25 settembre è la volta di Cities by Night, progetto di Valentina Medda che si propone di sondare la percezione del pericolo nello spazio urbano dal punto di vista femminile. Il 30 settembre in prima nazionale Incondizionatamente – vita, reddito, amore, progetto di Emanuele Braga, Gabriella Riccio/Institute of Radical Imagination & Anna Rispoli. Il progetto è l’esito di un’indagine sul contesto sociale di San Siro, condotta intervistando persone del quartiere sul tema del reddito, della distribuzione della ricchezza, del ruolo del lavoro e delle forme di solidarietà.