Nel 1835, quando per la prima volta venne pubblicata l’Estetica di Hegel a partire dagli appunti presi dei suoi allievi, Wagner aveva alle spalle solo un’opera a cui in seguito non avrebbe dato grande peso, Le Fate (1834), messa in scena soltanto dopo la sua morte. Il fatto però che la musica e gli scritti di Wagner siano così intrisi di questioni filosofiche, e che la filosofia vi abbia dedicato nel tempo così tanta attenzione, si può ricondurre in gran parte a un celebre enunciato contenuto in quel libro: «l’arte, dal punto di vista della sua suprema destinazione, è e...