Wadada Leo Smith, il mistero creativo intorno alla musica
Note sparse «The Emerald Duets», un cofanetto per cinque cd testimonianza di un incontro con quattro batteristi
Note sparse «The Emerald Duets», un cofanetto per cinque cd testimonianza di un incontro con quattro batteristi
Gli Emerald Duets di Wadada Leo Smith (cofanetto di cinque cd, prodotto dall’etichetta finlandese TUM) sono davvero dei gioielli. Nascono dall’incontro con quattro batteristi che il trombettista, oggi 82enne, conosce bene. Indagano «la relazione, anche sonora, tra tromba e batteria (paragonabile a quella tromba – piano, anch’esso uno strumento a percussione)» come scrive Smith stesso nel libretto, specificando che il «progetto si è via via ampliato. Il primo con cui ho suonato è Han Bennink; poi Cyrille, akLaff e DeJohnette», nel 2014 e 2019-’20.
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In assenza, quindi, di strumenti armonici il dialogo vede incontrarsi canto (tromba) e ritmo-percussione (batteria), gli elementi cardine delle musiche afroamericane. Non si ha, però, una semplice sommatoria di episodi improvvisati, pur se ampiamente presenti: ogni album vive momenti diversi, evoca personaggi storici e musicali, fa riferimento a questioni politiche e sociali, offre meditazioni, evoca luoghi…
COME HA ben scritto il pianista Vijay Iyer, che ha suonato per molti anni con W.L.Smith, «posso confermare la sua abilità di estrarre significato e strutture da ogni suono che gli viene offerto; rende ogni momento importante. È un profondo conoscitore della storia, di eventi correnti, di crisi sociali e politiche». Dall’altro lato ci sono batteristi-improvvisatori-compositori (istantanei e non) che «mostrano una qualità cristallina: una luminosità autentica e duramente conquistata, equilibrio, compostezza, convinzione (…). Ognuno di questi cinque esseri umani – afferma il pianista – è entrato in quella fase della vita creativa che alcuni chiamano ‘tardo stile’, in cui tutto ciò che fanno è magico».
MAGICO sì ma di una magia consapevole e cosciente, di una concezione della musica che non ha nulla di consolatorio e molto nella direzione di approfondire nel sé e lottare contro un mondo ingiusto. Uno dei titoli ricorrenti è The Patriot Act. Uncostitutional and a Force that Destroys Democracy.
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