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Voto di mensa

Sentiamo se avete capito perché noi maestri abbiamo deciso di mettere il voto di mensa. «Perché a mensa non eravamo bravi». «Perché a mensa c’era troppa confusione». «Perché poi dei […]

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 5 marzo 2015

Sentiamo se avete capito perché noi maestri abbiamo deciso di mettere il voto di mensa.

«Perché a mensa non eravamo bravi». «Perché a mensa c’era troppa confusione». «Perché poi dei bambini, se non ubbidiscono, si possono anche far male». «Perché se scriviamo i voti di mensa sul diario, dopo anche i nostri genitori vedono se siamo stati bravi o no. E se non siamo stati bravi mio padre e mia madre mi sgridano».
Quali sono i voti di mensa?

«Uno è il voto massimo. Vuol dire che sei stato bravissimo e il maestro la maestra sono contentissimi». «Quattro vuol dire che non sei stata brava e sono arrabbiati. Anzi, arrabbiatissimi». «Due vuol dire che sei stato abbastanza bravo, ma però puoi fare meglio se ti impegni di più. Il maestro è quasi felice, ma non tutto felice». «Il tre invece è un voto un po’ brutto perché la maestra non è arrabbiata, ma quasi. Perché il bambino o la bambina non sono stati proprio bravissimi…».

Avete capito come si fa a prendere 4? Cioè il voto peggiore?

«Se uno a mensa urla forte e si alza sempre dal tavolo». «Se prende il coltello e fa finta che si taglia la gola o se lo mette impugnato nella pancia. Perché anche se fa finta, si può far male». «Se gioca col pane o con le bucce delle banane o con le forchette o le altre cose». «Per me se fa il monello, se non mangia niente e sputa. O se rovescia l’acqua. Se fa cadere sempre il coltello e la forchetta». «Per me non deve fare arrabbiare il maestro».
E per prendere il voto 1 cosa deve fare?

«Deve stare sempre zitto». «No, può parlare con i suoi amici del tavolo, ma senza urlare, un po’ a voce bassa». «Non può parlare con quelli dei tavoli lontani, altrimenti deve urlare per farsi sentire e non deve urlare». «Non deve giocare con la forchetta e soprattutto con il coltello». «Poi non si può andare sempre a fare la pipì o la cacca quando si è a mensa, bisogna andarci prima o dopo la mensa». «Per prendere uno devi rispettare tutte le regole della mensa che abbiamo scritto all’inizio dell’anno sul quaderno». «Per prendere uno bisogna essere molto silenziosi, non rompere niente, non essere maleducati con le cuoche e con le cameriere, perché poi loro sono molto gentili a darci da mangiare».

Quale è la regola della mensa più difficile da rispettare, per voi?

«Per me quella di parlare piano. Perché a mensa ci sono tutte le classi della scuola, tutti i bambini, allora tutti parlano e c’è molta confusione e se parli piano non si capisce niente, non riesci bene a parlare, non riesci a parlare piano…». «Per me… Per me… A me viene sempre da giocare con il coltello. Infatti io non devo guardarlo, altrimenti dopo ci gioco…». «Per me la regola più difficile della mensa è che devi assaggiare un pochino del mangiare prima di buttarlo via se non ti piace. E’ difficile perché a me ci sono delle cose che non mi piacciono proprio…». «Per me la regola più difficile della mensa è parlare piano, perché all’inizio sono bravo, ma poi mi dimentico che devo parlare piano e inizio a parlare forte, a gridare…».

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