Alla presenza che le campane veneziane hanno nella musica contemporanea – si pensi a Sofferte onde serene di Nono, del ‘76-77 – bisogna adesso aggiungere Glockenbuch IV di Marcus Schmickler. Classe 1968, folgorato dalla musica di Stockhausen, studi di composizione ed elettronica, ma anche militanza in collettivi di elettronica non accademica e, con lo pseudonimo Pluramon, un pionieristico album di post-rock interamente prodotto digitalmente, Schmikler ha scoperto l’esistenza di un Libro delle campane della città di Colonia, tomo di 900 pagine con specifiche delle 700 campane delle 200 chiese della sua città, e alle campane ha preso gusto. Da qui...